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-3 . PALERMO-NAPOLI . TUTTE LE ULTIMISSIME SUL NAPOLI
 

 
Palermo-Napoli, Fs potenziano controlli treni e stazioni
 

 

 

Una intensificazione dei controlli è stata disposta dalle Ferrovie dello Stato in occasione dell'incontro di calcio Palermo-Napoli in programma domenica prossima, alle ore 20;45, nello stadio siciliano. I controlli verranno eseguiti a bordo dei treni e nelle stazioni ferroviarie di tutta la Campania. Le Fs «grazie anche alla recente decisione di abbinare -è spiegato in una nota- obbligatoriamente il biglietto di viaggio alla prenotazione del posto a sedere, conferma che scopo principale della campagna 'No ticket no partì è quello di consentire ai clienti, tifosi inclusi viaggi tranquilli e senza particolari sovraffollamenti». Le Ferrovie dello Stato hanno poi consigliato di acquistare per tempo e con sufficiente anticipo il titolo di viaggio. La concomitanza con il primo fine settimana del contro esodo estivo, in cui è previsto un notevole afflusso di passeggeri di ritorno dalle vacanze, rende infatti esiguo il numero dei posti disponibili

 
 
 
In mattinata sono stati sistemati gli ultimi dettagli per il passaggio in prestito di Marcelo Zalayeta dal Bologna al Napoli, trasferimento che pochi istanti fa è stato ufficializzato anche dalla società azzurra attraverso una nota sul proprio sito ufficiale. El Panteron rimane in comproprietà tra Napoli e Juventus che confidavano in una cessione a titolo definitivo per dividersi il bottino, ma alla fine l’attaccante uruguayano, da poco rientrato in Italia, viene girato solo in prestito ai felsinei. Domani Zalayeta sosterrà le visite mediche e domani seguirà dalle tribune del “Dall’Ara” la prima di campionato del suo Bologna contro la Fiorentina. 
 

 

 

 

Giuseppe Papadopulo, allenatore del Bologna, è intervenuto oggi ai microfoni di Radio Goal su Kiss Kiss. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli.net: "Zalayeta? Era un giocatore che cercavamo, siamo felici di averlo preso. Speriamo che possa ulteriormente rafforzare il nostro reparto offensivo. Potrebbe rappresentare il nostro fiore all'occhiello. Mudingayi? Lui ha espresso il desiderio di approdare in una piazza importante e Napoli potrebbe essere una di queste".

 
 

 

 

Donadoni-Zenga, storie parallele

 

 

L'esordio in Serie A uno contro l'altro nel 1984, la semifinale disastrosa contro l'Argentina nei mondiali del 1990, le esperienze americane e arabe, il 3-1 dello scorso campionato. La storia parallela dei due tecnici arricchisce la sfida di domenica alla Favorita

 

 

MILANO, 20 agosto 2009 - Le strade di Walter Zenga e Roberto Donadoni tornano ad incrociarsi. La storia parallela dell’allenatore del Palermo e di quello del Napoli comincia il 16 settembre del 1984 quando Donadoni esordisce in serie A con l’Atalanta, che affronta l’Inter, il cui portiere è Zenga. È la prima giornata, finisce 1-1, il debuttante viene schierato ala sinistra da Sonetti. Due anni dopo Roberto passa al Milan, cominciano i derby ma l’unico gol che l'attuale tecnico del Napoli segna all’Inter è del 94 quando Zenga vestiva la maglia della Samp.

SEMIFINALE INFAUSTA - Si ritrovano insieme in Nazionale. Debuttano l’8 ottobre 1986 nell’amichevole contro la Grecia (2-0, doppietta di Bergomi). È anche l’esordio di Azeglio Vicini sulla panchina azzurra. Napoli, 3 luglio 1990, semifinale contro l’Argentina, una partita che i due non dimenticheranno facilmente. Gol di Schillaci al 17', poi il pareggio sudamericano con Caniggia che approfitta di un’uscita infelice dell'Uomo Ragno. Supplementari e rigori. Donadoni sbaglia il quarto, gol di Maradona e l’errore di Serena che dà la finale all’Argentina.

AMERICANI D'ITALIA - Dopo dieci anni di Milan, Donadoni va negli Usa con i New York MetroStars. Resta un solo campionato (1996-97) perché il Milan lo richiama. L’anno dopo anche Zenga tenta l’avventura americana: resta dal '97 al '99 al New England Revolution, dova fa il giocatore e poi l’allenatore. Non è finita. Donadoni vince uno scudetto anche in Arabia Saudita nel 2000 giocando nell’Al Ittihad. Sette anni dopo esperienza di Zenga come tecnico negli Emirati Arabi alla guida dell’Al-Ain.

RIVINCITA - Si sono rivisti a Catania nella penultima giornata dello scorso campionato: vittoria di Zenga per 3-1. La rivincita domenica sera, ancora in Sicilia, ma stavolta Zenga è a Palermo, Walter ha promesso lo scudetto. Lui ne ha già vinti due da tecnico a Bucarest e a Belgrado e uno da calciatore con l’Inter contro i sei di Donadoni al Milan, più quello del campionato saudita. Ma come allenatore per il tecnico del Napoli ancora “zero tituli”.

Giuseppe Bagnati - Gazzetta dello Sport

 

 

 

 

 

 

Probabile formazione : DE SANCTIS , CAMPAGNARO , CANNAVARO , CONTINI , MAGGIO , GARGANO , CIGARINI o BOGLIACINO , HAMSIK , ZUNIGAo DATOLO , QUAGLIARELLA e LAVEZZI.

In panchina :Gianello, Aronica, Rinaudo, Bogliacino o Cigarini, Datolo o Zuniga, Denis ed Hoffer

Indisponibli : Amodio e Pià

Altri : Iezzo, Santacroce, Grava, Rullo, Montervino, Blasi e Pazienza

 

21 agosto 2009 - Allenamento nel tardo pomeriggio per il Napoli. Per gli azzurri di Donadoni, in avvio allenamento atletico e poi partitella in famiglia conclusasi con il risultato di 2-0 per gli arancioni (gol di Quagliarella e Lavezzi). L'ex ct ha schierato per gran parte quella che dovrebbe essere la formazione che manderà in campo domenica contro i rosanero. Tra i pali De Sanctis, in difesa Campagnaro, Cannavaro e Contini, a centrocapo Maggio, Gargano, Bogliacino, Hamsik e Datolo ed in attacco il duo Quagliarella-Lavezzi.Gli unici dubbi riguardano il centrocampo dove c'è ballottaggio tra Cigarini e Bogliacino per il ruolo di regista e tra Datolo e Vitale per il ruolo di esterno sinistro. Lavoro differenziato per Ignazio Pià mentre anche Zuniga ha recuperato a pieno. Domani seduta mattutina.  (LaRepubblica).
 
 
 

Per Donadoni ci sono subito due tabù da cancellare. Da quindici anni (4 settembre 1994, 1-0 contro la Reggiana) il Napoli non vince la prima partita di campionato in serie A. E risale al marzo ’69, oltre quarant’anni fa, l’ultima vittoria a Palermo, peraltro conquistata a tavolino. Concreto com’è, l’allenatore ha prestato attenzione ad altri argomenti: visti e rivisti i filmati del Palermo nell’ufficio allestito a Castelvolturno, dove l’ex ct della Nazionale ha deciso di vivere, rinunciando a un appartamento sulla collina di Posillipo. Fatte quasi tutte le scelte per il debutto allo stadio Barbera, come si è intuito nella partitina di ieri pomeriggio, vinta dalla squadra con le casacche arancioni: 2-0, reti di Lavezzi e Quagliarella, buon segno. Maggio e Datolo sugli esterni, l’unico dubbio riguarda la presenza di Cigarini, che ancora non convince pienamente Donadoni sotto l’aspetto fisico: Bogliacino è pronto per sostituire il regista acquistato dall’Atalanta per 11 milioni. La differenza rispetto ai primi due mesi e mezzo sulla panchina del Napoli è evidente: nelle ultime partite dello scorso campionato il tecnico mischiava le carte durante la settimana, offrendo puntuali sorprese nel giorno della gara. Stavolta le idee sono chiare fin dal primo giorno, anche a proposito del modulo: 3-5-2, quello scelto da Reja e confermato da Donadoni. «Perché non è il caso di cambiare tanto quando ci sono tanti nuovi giocatori». Ne giocheranno tre, se non dovesse migliorare la condizione di Cigarini, schierato ieri nella squadra delle riserve: De Sanctis, Campagnaro e Quagliarella. In panchina Zuniga, pronto alla staffetta con Maggio o Datolo, e Hoffer. Oggi pomeriggio l’ultimo test a Castelvolturno: porte rigorosamente chiuse. Donadoni sa che il club punta a uno dei primi sei posti. Lui non pronuncia la parola Europa, però nei primi giorni di ritiro ha detto: «Proveremo a vincere sempre». Ha preparato una squadra da corsa, vuole che emerga il carattere nei momenti difficili e che vi sia una costante verticalizzazione. Il Napoli si presenterà con Quagliarella, Lavezzi, Hamsik, Maggio e Datolo, caldeggiato da De Laurentiis per la fascia sinistra: non avrà paura di osare, volendo sfruttare al massimo il potenziale offensivo, migliorato con l’acquisto del bomber di Castellammare di Stabia. «Dovremo curare bene i dettagli perché sono questi che fanno la differenza nel corso del campionato. Visto quanto abbiamo fatto nelle ultime uscite, dovremo cercare di essere più autoritari nel possesso palla e meno frenetici nella ricerca della profondità». Calma, perché la stagione è lunga e l’obiettivo da centrare è importante. Alla vigilia della trasferta di Palermo il tecnico ripeterà ai giocatori il discorso fatto in ritiro: qui non conta il curriculum, ma la voglia di battersi per la squadra. «I personalismi non mi interessano». E così Donadoni ha apprezzato i progressivi miglioramenti di Lavezzi, che non s’è fatto distrarre dallo scontro con De Laurentiis e si è concentrato sul lavoro quotidiano, sull’intesa con Quagliarella. A Castelvolturno ieri pomeriggio si è visto il procuratore del Pocho, Mazzoni, al fianco del suo assistito per rassicurarlo. L’ultimo viaggio del Napoli in Sicilia è stato amarissimo: tre gol dal Catania di Zenga, che quella domenica annunciò l’addio. È una storia da cambiare subito.