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BARCELLONA IN FINALE CHAMPIONS LEAGUE. 1-1 RISULTATO FINALE.MOURINHO IN ALBERGO. VIDEO
 

 

Barcellona-Real Madrid 1-1: Botta e

risposta in 10 minuti Pedro-

Marcelo, alla fine il Barça

festeggia, è a Wembley!



Nei primi 45' solo un grande Casillas ha negato la gioia del goal a Villa e Messi. Nella ripresa le reti di Pedro e Marcelo fissano il risultato. Ingresso nel finale di Abidal.

 

 

  

 

Sembrava una partita scontata ma ha dato comunque emozioni. Il quarto clàsico in meno di un mese ha sentenziato come il Barcellona sia la squadra più forte ed abbia meritato il passaggio in finale, raggiungendo quest'obiettivo per la seconda volta nelle ultime tre edizioni.

 

 
 

Tra allenatore e giocatori, il Camp Nou non sa chi scegliere: a fine gara tutto lo stadio rimane sugli spalti e celebra l'accesso a Wembley, uno degli stadi più gloriosi e memorabili del calcio. In un clima rovente ma bagnato da una pioggia fitta e intensa, che si interrompe proprio poco prima del fischio d'inizio, si sfidano quindi le grandi di Spagna.

 

 


Il campo è a tratti una laguna, anche se il verde del Camp Nou rimane vivido e i piedi dei protagonisti sapranno come arrangiarsi.

 

 

 

  
FORMAZIONI -  Il Barcellona ripresenta Mascherano nella versione da centrale difensivo, che permette a Guardiola di piazzare Puyol sulla sinistra come all'andata. Il Real si presenta molto più aggressivo dell'andata, sia nell'undici titolare che nell'atteggiamento iniziale: Kakà torna titolare, al posto di Ozil che non aveva proprio convinto e che entrerà poi nella ripresa al suo posto

 


PARTITA -  Karanka carica i suoi a molla e chiede fin da subito un aumento dei tiri in porta per recuperare in fretta lo svantaggio. Dopo un primo inizio all'arma bianca (è il caso di dirlo) per il Madrid, al 12' Carvalho viene ammonito per un fallo diretto su Messi che aveva puntato la porta con la velocità dei momenti migliori. Un colpo di testa di Busquets su azione di calcio d'angolo rappresenta la prima vera occasione da goal per il Barça, ma il centrocampista catalano imprime poca forza al pallone.

 

 

La partita si svolge con grande agonismo ma poca incisività in attacco per entrambe. Messi, infiammato dai tifosi culé, scalda le loro voci con un dribbling insistito con tiro a giro che Casillas blocca in due tempi; poco dopo, lo stesso argentino si libera con classe dei due centrali ma il diagonale è sporcato a lato. Siamo oltre la mezz'ora e il goal potrebbe arrivare in qualsiasi momento: infatti nemmeno un minuto dopo l'occasione per la la pulce Villa prova il destro a girare su un contropiede veloce. Pedro prova dalla distanza e non sbaglia di molto, ancora un boato gigantesco del Camp Nou accompagna la palla sul fondo.

 

L'azione tamburellante dei blaugrana produce un'altra occasione: un destro preciso di Messi che Casillas che devia ancora. L'unico pericolo che il Real riesce a produrre è un cross basso di Ronaldo sul quale Valdes si fa trovare prontissimo in uscita bassa. Preme nel finale di tempo il Barcellona, ma si chiude a reti bianche.

 

  

 

 

La ripresa inizia con un simpatico invasore che fa impazzire gli inservienti ma poi è il campo a prendere la scena. Subito annullato un goal ad Higuaìn (che fino a quel momento è stato completamente abulico) ma la rete non è da considerarsi buona per via di un fallo commesso poco prima da Ronaldo su Mascherano.

 

  

Non passa molto e finalmente il match si sblocca: lanciato da Iniesta in verticale, Pedro si smarca benissimo da Marcelo e riceve a tu per tu con Casillas: il sinistro del canterano è preciso e si insacca alle spalle del capitano della nazionale iberica. Esplode il Camp Nou che capisce il momento e vede la qualificazione alla  finale ad un passo. Il Real è un po' fuori dalla partita, per i padroni di casa sembra tutto più facile: Adebayor sembra perdere la testa e fa un intervento che l'arbitro poteva sanzionare seriamente.

    

 

 

 

 

Strano che al posto del togolese non sia entrato Benzema, il più in forma delle punte a disposizione dell'esiliato Mourinho.  Il Real è in bambola e fa solo falli, ma d'altronde non è nel suo spirito saper controbattere colpo su colpo ai fenomeni di Guardiola. Entra anche Ozil per Kakà, partita mesta dell'ex pallone d'oro.

 



All'improvviso un lampo del Real consente ai blancos di pareggiare sorprendentemente la partita: Di Marìa sbuca di fronte a Valdès e prende il palo con il sinistro, sulla respinta lo stesso argentino serve Marcelo che non ha difficoltà a bucare la porta catalana. In questo caso, un po' di distrazione da parte  dei difensori blaugrana.

 

  

 

Il Real potrebbe anche rianimarsi, ma non sembra che gli avversari si siano spaventati al punto da lasciare l'iniziativa: per qualche minuto però il pallone lo ha di più il Real. Un fallo in scivolata di Marcelo su Messi costa il giallo al brasiliano, De Bleckeere opta per un provvedimento che non scontenta né il pubblico né il terzino, che poteva rischiare di più.

 

 

 

L'ovazione più grande che il pubblico dedica ai minuti finali di gara, nei quali il ritmo va calando, è dedicata ad Abidal: 46 giorni dopo l'operazione al fegato per la rimozione di un tumore, il francese si toglie la pettorina e rientra in campo al 90' al posto di Puyol. Il rientro alla vita sportiva di Eric è l'immagine più bella, prima del fischio.

  

 

CHIAVE – La pazienza del Barcellona. Non ha mostrato i nervi tesi quando il Real  ha cominciato ringhiando e ha saputo colpire quando serviva. Trascinata da un pubblico straordinariamente partecipe, la chiave è stata l'anima catalana che ha sospinto in finale i blaugrana. 

 

  

CHICCA – Non poteva che essere l'ingresso di Abidal la vera perla della serata. Appena un mese e mezzo dopo un'operazione delicatissima, il terzino d'oltralpe torna in campo. In questi casi, l'emozione travalica ogni bandiera.

 

   
MOVIOLA – Annullato il goal di Higuaìn ad inizio ripresa, a causa del fallo in caduta di Cristiano Ronaldo su Mascherano. In realtà non  è volontario l'intervento del portoghese, ma decisivo ai fini dello sviluppo dell'azione.

 

   
TATTICA – Mascherano nella retroguardia consente una copertura maggiore sulla fascia sinistra al Barça: buona l'intuizione di guardiola, che ha preaprato bene tutta la squadra senza né scoprirla né chiudendola. Il Real ha messo le punte in campo stavolta, ma l'atteggiamento offensivo è durato troppo poco tempo.

 

 
PROMOSSI&BOCCIATI – Molto bene ancora tutto il centrocampo culé, con Iniesta a riprendere le chiavi della manovra e ad ispirare le punte. Messi non trova la rete ma è un pericolo costante, bene anche i centrali del Real che non hanno per nulla sfigurato chiudendo sempre in maniera precisa. Decisamente out CR7: se vuoi essere considerato sempre al top, devi essere decisivo in questi match.