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La febbre Rosanero è
ferma a 21 punti


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COSMI. LA SUA VERITA' SUL DERBY CON IL CATANIA ED IL SUO ESONERO
 

Torna a parlare e lo fa con la "Gazzetta dello sport" Serse Cosmi dopo il suo esonero e rivela il contenuto di una telefonata con il Presidente Zamparini secondo la sua versione, in attesa di conoscere cosa risponderà il Presidente.

 

 

 

 

"Non ho paura di dire la verità. Da dove cominciamo? Dall'inizio. Arrivo nel ritiro della Borghesiana e trovo una squadra scioccata dalla partita precedente. E una cosa curiosa: gruppetti divisi per nazionalità. I giocatori mi hanno confermato la situazione."

 

" Io ho fatto il capro espiatorio. Dopo pochi minuti della prima con la Lazio era già tutta colpa mia".

 

"Se la squadra era legata a Rossi? Normale - afferma -  Io a Brescia mi staccai dalla squadra in modo traumatico. Eravamo legatissimi. Però il giorno dopo il mio esonero, si misero tutti agli ordini del nuovo tecnico, sputarono l’anima e centrarono i playoff".



Cosmi racconta anche un retroscena che sa dell'incredibile.

 

"Domenica mattina - dice - alle 10 il presidente Zamparini mi chiede la formazione. Gli dico che sta fuori Pastore e gioca Miccoli.

 

Si arrabbia, per l’esclusione del Flaco e anche più per la presenza di Fabrizio.

 

Abbiamo avuto una discussione molto violenta.

 

Dopo la lite con Zamparini - prosegue - io confermo la formazione provata in allenamento.

 

Prima della partita Miccoli viene a parlarmi: "Mister, pensi a se stesso. Mi lasci fuori. So tutto". Aveva saputo da giocatori che avevano parlato con il presidente.

 

Fabrizio è un amico, nessuno ci metterà contro. Mi parla con gli occhi lucidi, sconvolto. Come posso mandarlo in campo? Era già nella lista dell’addetto all’arbitro. Cambio, metto Hernandez. La squadra sa tutto. Come può entrare in campo serena?".



L'ex tecnico rosanero parla anche di Pastore definendolo "un diamante puro. Gli manca l’ultimo salto: farsi amare dai compagni. Per ora lo ama solo il Presidente"