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Diritti tv: Antitrust contro Lega Calcio 'Abuso di posizione dominante'
 

Zamparini sui diritti tv Lega conferma di essere contenti

Se l’Antitrust non è contenta della modulazione in pacchetti dei diritti televisivi della Lega Calcio, la prossima volta ne faremo una tagliata apposta per l’Autorità". E’ il commento del presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, sull’istruttoria aperta dall’Antitrust nei confronti della Lega Calcio per possibile abuso di posizione dominante nel mercato dei diritti tv.
"Noi siamo pienamente contenti delle soluzioni trovate per i diritti tv - le parole del patron rosanero riportate dal sito repubblica.it - E’ normale che siano, in qualche modo, tarati per Sky, ma Sky ci dà un pacco di soldi".

Diritti tv, la Lega Calcio nel mirino dell'Antitrust Secondo il garante, l'organo che gestisce il campionato avrebbe confezionato su misura per Sky e Mediaset i due pacchetti, "satellitare" e "digitale terrestre" per le stagioni future della serie A

ROMA - L'Antitrust ha deciso l'avvio dell'istruttoria nei confronti della Lega Calcio per possibile abuso di posizione dominante nel mercato dei diritti televisivi. E' quanto si legge in una nota del Garante. L'Istruttoria dovrà verificare se la lega Calcio, "nel predisporre i pacchetti di diritti Tv di serie A per le stagioni sportive 2010-2011 e 2011-2012, abbia abusato della sua posizione dominante nella commercializzazione in via centralizzata dei diritti stessi". In sostanza, l'ipotesi sui cui l'Authority indaga è che l'associazione abbia preparato i suoi due pacchetti - satellitare e digitale - "su misura" per Sky e Mediaset, tagliando fuori tutti gli altri possibili concorrenti.

Secondo l'Autorità le modalità di formazione dei "pacchetti" scelte dalla Lega Calcio "potrebbero risultare in contrasto con i principi posti a tutela della concorrenza": i "pacchetti", così come formati, "appaiono ritagliati 'su misura' dei principali operatori di pay tv, con l'effetto di non garantire lo svolgimento di una procedura effettivamente competitiva e di ostacolare l'ingresso e la crescita di altri soggetti". In particolare, la Lega Calcio "sembrerebbe aver preferito determinare le condizioni per una minore competizione tra gli operatori della pay tv nello sfruttamento dei diritti, per assicurarsi gli introiti attesi, limitando l'incertezza legata al risultato della gara. Il minore grado di concorrenza tra gli operatori della pay tv che ne potrebbe derivare può evidentemente avere effetti negativi sui consumatori, che potrebbero dover pagare prezzi più alti a fronte di una inferiore varietà e qualità dell'offerta".

Il potenziale effetto di distorsione della concorrenza, conseguenza della formazione dei pacchetti prescelte era già stato evidenziato dall'Autorità nel provvedimento di approvazione delle linee guida adottato il 1° luglio 2009, con il quale chiedeva alla Lega la definizione di più pacchetti nell'ambito di ciascuna piattaforma, proprio per promuovere la massima partecipazione possibile alle procedure competitive e l'ingresso di nuovi operatori, nonchè lo sviluppo di una concorrenza infra-piattaforma.

Secondo l'Antitrust, i pacchetti definiti dalla Lega Calcio "non risultano inoltre adeguati a garantire condizioni di assoluta equità, trasparenza e non discriminazione ai partecipanti alle procedure competitive e a consentire una partecipazione alle stesse da parte di una pluralità di operatori delle diverse piattaforme, come invece richiesto dalla normativa vigente".

(Repubblica.it)

Sei pacchetti per la serie A, articolati per prodotto e piattaforma, con l'obiettivo di raggiungere un introito complessivo di 1,8 miliardi nel biennio: è la modulazione scelta dalla Lega Calcio, con i bandi resi noti lo scorso 10 luglio, per i campionati 2010-2011 e 2011-2012, che segneranno il ritorno alla vendita centralizzata dei diritti tv in linea con la legge Melandri-Gentiloni. Una serie di opzioni finite nel mirino dell'Autorità Antitrust, che ha aperto un'istruttoria contro la Lega per possibile abuso di posizione dominante, a pochi giorni dal termine per la presentazione delle offerte, le 12 di lunedì 27 luglio. PLATINUM LIVE - È di 570 milioni per il 2010-2011 e di 578 per la stagione successiva il prezzo minimo da sborsare per il Platinum Live, rivolto alle tv satellitari e relativo alla diretta di tutti gli incontri. Un pacchetto che sembra fatto su misura per Sky e che dà diritto a particolari esclusive: come per la Champions League, si potranno accendere le telecamere negli spogliatoi (prima dell'arrivo delle squadre) o con i giocatori (prima dell'ingresso delle squadre in campo per il riscaldamento pre-partita, ma senza giornalista e solo per 60 secondi da trasmettere in differita) e, come nel basket, si potranno trasmettere le interviste ai giocatori nell'intervallo. SATELLITE HILITES - Sempre per il satellite, è relativo alla trasmissione in differita a pagamento delle immagini salienti delle partite: prezzo minimo, 14 milioni per il 2010-2011 e 15 per il 2011-2012. Un'offerta che potrebbe far gola a Conto Tv, che nei giorni precedenti al bando aveva già diffidato la Lega dal predisporre pacchetti sul satellite su misura solo di Sky e che, dopo la pubblicazione dei bandi, aveva inviato un esposto ad Antitrust e Agcom lamentando il fatto che, a differenza del digitale terrestre, per il satellite fosse stato messo a punto un solo pacchetto con tutte le dirette. GOLD LIVE - È il pacchetto per il digitale terrestre che consente di trasmettere, in diretta e in esclusiva, le gare di 12 squadre: prezzo minimo 210 milioni per il 2010-11 e 225 per il 2011-2012) e Silver Live. Un'offerta che sembrerebbe cucita sulle esigenze di Mediaset. SILVER LIVE - Sempre per il digitale terrestre, è il pacchetto che comprende gli altri otto team di serie A: prezzo minimo, 70 milioni per il 2010-2011 e 75 milioni per il 2011-2012. Sarebbe per Dahlia, l'ex La7 Cartapiù. PLATINUM HILITES E RADIO LIVE - Comprendono rispettivamente gli highlights della serie A in chiaro (prezzo minimo, 28 milioni per il 2010-2011 e 30 milioni per la stagione successiva) e la radiocronaca integrale e le interviste radiofoniche post gara (offerta minima 3,8 milioni per il campionato 2010-11, 4 milioni per il successivo). Entrambe le opzioni potrebbero vedere in campo la Rai, che si garantirebbe così anche per le prossime due stagioni Novantesimo minuto e Tutto il calcio minuto per minuto. È previsto uno sconto di circa 3 milioni per gli operatori che, contestualmente a un'offerta per uno dei tre pacchetti Live, ne presenteranno una anche per per i diritti del campionato di serie B.