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E' morto il mio amico ENZO FRAGALA' dopo tre giorni coma. Ciao Enzo.
 

Il professionista dopo il brutale attacco di martedì sera è rimasto in coma tre giorni
L'Ordine degli avvocati si costituirà parte civile al processo. Ignoto al momento l'aggressore

 

 

E' morto Enzo Fragalà


l'avvocato aggredito a Palermo

 


 

E' morto Enzo Fragalà l'avvocato aggredito a Palermo

Il luogo dell'aggressione

 

 

PALERMO - L'avvocato Enzo Fragalà, massacrato a bastonate martedì sera davanti al suo studio, vicino al tribunale di Palermo, è morto, dopo essere rimasto tre giorni in coma, nell'ospedale Civico di Palermo. Lo confermano i carabinieri. Fragalà, ex deputato di An e consigliere comunale del Pdl, è stato aggredito davanti il suo studio martedì sera da un giovane col casco scuro che impugnava un pesante bastone di legno. "Un gesto vile e bestiale", lo ha definito il presidente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Palermo, Enrico Sanseverino. L'Ordine degli avvocati ha annunciato la volontà di costituirsi parte civile contro gli aggressori.

Al brutale agguato - l'assassino ha usato una mazza di legno - hanno assistito tre testimoni. Solo l'intervento di uno di loro ha messo in fuga il killer che si è accanito sulla vittima con una ferocia inaudita. Il professionista, 61 anni, in seguito all'aggressione aveva subito gravi lesioni cerebrali. I medici della II Rianiminazione dell'ospedale Civico avevano da subito descritto un quadro clinico estremamente grave e ancora nell'ultimo bollettino, alle 11 di questa mattina, avevano parlato di prognosi "strettamente riservata". Il presidente del Senato Renato Schifani aveva annunciato che avrebbe fatto visita all'avvocato questa sera in ospedale.

Gli inquirenti sospettano che l'omicidio sia maturata nella sua attività professionale. Fragalà aveva assistito cinque professionisti che avevano scelto di confessare il loro ruolo di prestanome e di complici di boss del calibro di Nino Rotolo, Sandro Capizzi e Giuseppe Scaduto. Questi professionisti non sono mai diventati collaboratori di giustizia, ma le loro ammissioni hanno messo ulteriormente nei guai i capimafia. Ma non si escludono neanche altre piste.

(26 febbraio 2010) La Repubblica

 

 

 

 

 

  

 

 

 

Ciao, caro Enzo molti non sanno che noi eravamo compagni di scuola, anzi compagni di classe, anzi spesso compagni di banco al liceo Garibaldi ed io ho avuto il privilegio di crescere con te di condividere ore, giorni, settimane e mesi e quindi di conoscerti profondamente per quello che eri , un ragazzo con la testa a posto, sempre disponibile, gentile, pronto al dialogo, convinto delle tue idee ma sopratutto un ragazzo dei nostri tempi , fine anni 60' , un compagno sul quale potevi contare quando ne avevi bisogno.

 

Un ragazzo perbene, anzi molto perbene, ma nello stesso tempo allegro, pronto a scherzare con tutti noi e disponibile sempre a regalarci il tuo sorriso leale e sincero.

 

Ed insieme abiamo condiviso anche gli studi universitari per una passione comune : la Giurisprudenza. E così abbiamo passato , anche se non studiavamo insieme, i quattro anni che ci hanno portato alla Laurea, credendo nella giustizia , nel compito di difendere ed alleviare le pene di chi chiedeva ragione, pensando da giovani-vecchi avvocati alla gente, ai clienti che riponevano in noi le speranze di giustizia, non come adesso , come avevamo commentato , pochi giorni fa , negli studi televisivi, dove per ora faccio i miei programmi, che il cliente viene visto , ahimè, in base a quanti soldi può farti guadagnare.

 

Una visione romantica che però ci ha accomunati nei primi passi di giovani avvocati.

 

E per altri 12 anni abbiamo avuto modo di incontrarci nelle vesti di avvocati in Tribunale , quasi ogni giorno, dove ognuno dei due sapeva farsi valere ed aveva conquistato un'importante forma di rispetto anche in questo mondo.

 

Caro Enzo, abbiamo percorso insieme anche se posizioni diverse anche un lungo percorso politico.

 

 

 

Tu nell'MSI dove ti ritagliavi posizioni di prestigio ed io nella Democrazia Cristiana dove riuscivo, addirittura, ad essere un dirigente Nazionale molto apprezzato in tutta Italia e tu un deputato Nazionale.

 

Poi io ho smesso di fare l'avvocato ed io ho iniziato a fare il giornalista e così abbiamo lo stesso continuato ad incontrarci o per intervistarti o per averti come ospite nei miei programmi ed era sempre un grande piacere così come è succeso fino a pochi giorni fà.

 

Ed ogni volta che ci siamo riincontrati anche in cerimonie, manifestazioni, congressi, convegni o cene di amici come ultimamente a Villagrazia di Carini, ospiti di un comune amico, era sempre una festa ed un sincero piacere.

 

Adesso se la mano vile ed assassina di chi , cela il proprio volto perchè non ha coraggio di farsi riconoscere, ti ha portato via , penso a quel povero lui od a quei poveri loro che non sanno che in realtà ti hanno dato la vita.

 

 

Si, ti hanno tolto dalla vita terrena ed all'affetto dei tuoi cari e di tutti noi ma ti hanno mandato a vivere la "vera vita" in Paradiso, perchè è lì che Dio ti ha certamente mandato.

 

Adesso come "spirito d'amore" sarai più presente con i tuoi e con noi in quel tempo infinito che, un giorno, quando dio vorrà, andremo a vivere tutti noi ed adesso che sai di chi è la mano assassina , anche se vorrai perdonarlo, non potrai mai incontrare chi ti ha ucciso perchè Dio per lui ha riservato un'altro posto orribile e tremendo che non può neanche immaginare e per lui sarà una prigione senza tempo. Altro che carcere duro o prigione.

  

Ma è stato il suo libero arbitrio. E' stata una sua sua scelta. Povero lui.

 

Adesso, dunque, che hai più tempo, ricordati che quando vuoi c'è sempre un posto in prima fila per te nella mia vita , nelle mie trasmissioni televisive o per ascoltare anche la bella musica della mia Orchestra Siciliana . Ti aspetto, magari ci facciamo anche una partitina a carte.

 

Ciao Enzo da un tuo amico dove nel suo cuore da sempre c'è un posto particolare per te. Adesso ti lascio tranquillo. Buon riposo.

 

Mario

 

 

PS. Se dovessi venire ad ascoltare un mio concerto, guardati intorno, sempre in prima fila potresti incontrare un altro mio caro amico, Papa Giovanni Wojtyla , il Papa buono. C'è già un posto riservato anche per lui.