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GIAPPONE. AUMENTA PERICOLO CENTRALI ATOMICHE. SI TEMONO OLTRE 25MILA VITTIME TSUNAMI
 

 ANCHE IL NOSTRO CUORE ROSANERO

 

PREGA PER VOI. FORZA GIAPPONE !!!

 

 

VIENNA (Reuters) - Il Giappone ha alzato il livello della gravità dell'incidente alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi, riferisce oggi il sito web dell'agenzia Onu per il nucleare.

 

Il livello dell'incidente è stato stimato a livello 5 - dal precedente livello 4 - sulla scala 1-7 Ines dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).

 

Anche l'Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese oggi ha alzato a livello 5 - da livello 4 - l'incidente per quanto riguarda i reattori 1, 2 e 3.

 

Questo suggerisce che l'incidente nucleare in Giappone sia grave quanto quello di Three Mile Island verificatosi nel 1979 negli Stati Uniti.

 

L'Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese dice che l'incidente al reattore 4 è invece a livello 3.

 

 

 

  

 

TOKYO (Reuters) - Ecco una sintesi dei principali avvenimenti dopo il fortissimo terremoto e il successivo tsunami che hanno devastato il Giappone nord-orientale e danneggiato la centrale nucleare di Fukushima Daiichi, col rischio della fuoriuscita incontrollata di radiazioni.

 

- Proseguono i tentativi di raffreddare le barre nucleari surriscaldate e si continua a versare acqua sul reattore numero 3. Ma il gestore della centrale, Tokyo Electric Power, dice che seppellire i reattori nel cemento - come a Chernobyl nel 1986 - potrebbe essere il solo modo per prevenire una catastrofica fuoriuscita di radiazioni.

 

- L'elettricità potrebbe essere ripristinata domattina nei reattori 1 e 2, dice l'agenzia Onu per il nucleare. Potrebbero così essere riavviate le pompe del sistema di raffreddamento. La priorità è quella di versare acqua sulle vasche di combustibile esausto, in particolare sulla vasca del reattore numero 3 che contiene plutonio.

 

- L'Aiea ha alzato il livello di gravità dell'incidente da 4 a 5 su una scala 1-7. Si tratterebbe quindi di un disastro della stessa gravità di quello di Three Mile Island, verificatosi negli Stati Uniti nel 1979. L'agenzia ha però precisato che non è necessario estendere il raggio dell'area di evacuazione, attualmente di 30 chilometri.

 

- Il numero uno della Nuclear Regulatory Commission statunitense, Gregory Jaczko, ha detto che potrebbero volerci settimane per raffreddare i reattori.

 

- I Paesi del G7 hanno concordato, dopo una teleconferenza, un intervento congiunto - per la prima volta dal 2000 - per contenere lo yen con l'obiettivo di calmare i mercati finanziari.

 

Il dollaro Usa sale a 81,83 yen, lasciandosi dietro il record negativo di 76,25 di ieri, dopo che la Banca del Giappone ha iniziato a vendere yen e altre banche centrali hanno accettato di intervenire. L'azionario giapponese è salito del 3%, ma registra ancora un calo del 10% sulla settimana.

 

- L'Agenzia nucleare giapponese dice che il livello di radiazioni nella centrale è di 20 millisievert per ora. Il limite per i lavoratori è di 100 per ora.

 

- L'Organizzazione mondiale della sanità ritiene che la diffusione di radiazioni sia localizzata e non rappresenti una minaccia immediata per la salute. Milioni di persone a Tokyo restano chiuse in casa, sebbene i venti portino il fumo - o vapore - radioattivo che esce dall'impianto verso il Pacifico.

 

 

 

 

- Yukiya Amano, capo dell'Aiea, è tornato in Giappone, il suo Paese, ma ha detto che non visiterà l'impianto per via delle radiazioni.

 

- Il presidente americano Barack Obama dice di avere chiesto una revisione su larga scala degli impianti nucleari Usa.

 

- Tokyo è sicura per i viaggiatori, dice la Croce Rossa Giapponese, ma le compagnie aeree stanno mandando aerei più grandi per consentire a migliaia di persone di partire. Il segretario per la Sicurezza interna Usa, Janet Napolitano, ha detto che passeggeri e aerei in arrivo dal Giappone saranno controllati per verificare l'eventuale contaminazione da radiazioni. Anche altri Paesi hanno avviato controlli analoghi.

 

- Le stime sulle perdite del Pil giapponese tra danni agli edifici, alla produzione e ai consumi varia da 10mila a 16mila miliardi di yen (125- 200 miliardi di dollari), cioè fino a una volta e mezzo le perdite provocate dal terremoto di Kobe nel 1995.

 

- La crisi nucleare svia l'attenzione dalle decine di migliaia di persone colpite dal terremoto e dallo tsunami della scorsa settimana. Circa 850mila case nel nord sono prive di elettricità, mentre le temperature esterne sono molto basse. Il bilancio delle vittime supera nelle previsioni i 18mila morti ma è un conteggio che dovrebbe sensibilmente aumentare.