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IN ARRIVO UN CENTROCAMPISTA DAL SUDAMERICA. ZAMPARINI: "MANTOVANI E' DEL PALERMO"ANZI "NI"
 

 

 

 

EZEQUIEL ADRIÁN CIRIGLIANO – 1992 – Centrocampista

 

 

 

 

 

 

ll 19enne centrocampista del River Plate, Adrian Ezequiel Cirigliano, ribattezzato in patria come il "nuovo Mascherano", si avvicina al Palermo.

 

 

I rosanero stanno stringendo per assicurarsi il giocatore che è stato seguito di recente anche dalla Lazio.

 

 

Il Palermo avrebbe lanciato l'assalto al centrocampista dopo la retrocessione dei "Millonarios" in Serie B che costringerà il club a cedere i migliori giocatori in rosa.

 

 

 

Soprannominato "Mini Xavi" o  "El Chili", è nato a Caseros-Ciudadela il 24 gennaio 1992 (parte meridionale del comune di Tres de Febrero, ad ovest della Grande Buenos Aires).

 

 

Passaporto comunitario, è un centrocampista centrale dal fisico compatto, bravo sia in fase di interdizione che di costruzione della manovra davanti alla difesa (da ciò deriva il francamente esagerato paragone col grande regista del Barcellona).

 

 

Ha esordito in Prima Squadra nel Clausura 2010, torneo in cui ha raccolto altri 3 gettoni. Quest’anno e sceso in campo due volte (il 23 ottobre subentrando ad Adalberto Román nell’11 casalingo contro il Racing Avellaneda e da titolare il 7 novembre nella sconfitta in casa dell’All Boys, prima di essere sostituito da Ariel Ortega).

 

Vanta 3 presenze nell’Under 17 albiceleste, con cui ha disputato i Mondiali di Nigeria 2009 (vinti dalla Svizzera) in cui l’Argentina è stata eliminata agli ottavi di finale dalla Colombia (2-3).

 
DEBUTTO IN PRIMA SQUADRA:
12 aprile 2010 (Clausura)
CA TUCUMÁN-RIVER PLATE 0-0
[titolare, gioca 90’]
 
ESORDIO IN NAZIONALE: (Under 17)
24 ottobre 2009
HONDURAS-ARGENTINA 0-1
[titolare, gioca 90’]

 

 

 

 

 

Nelle mira del Palermo potrebbero esserci anche altri due centrocampisti del retrocesso River Plate ecco le loro schede per conoscerli meglio.

 

 

 

 

 MANUEL LANZINI – 1993 –

 
Centrocampista offensivo
 

 
 

 

Il talentuoso “Manu La Joya” ha davvero conquistato tutti gli appassionati dell’ “equipo de la banda roja”. Nato ad Ituzaingó (provincia di Corrientes) ma cresciuto sin da piccolo a San Antonio de Padua (dipartimento di Merlo, 29 km ad ovest di Buenos Aires) il 15 febbraio 1993, mostra sin da bambino tutte le sue qualità tecniche nel Club Academia Kaly della sua città natale.

 

 


Cresciuto in una famiglia in cui il calcio sembra essere l’unica ragione di vita (il padre giocava per il Deportivo Morón, mentre il fratello Tomás è approdato con lui nelle giovanili platensi), viene notato nel  4 de Mayo de San Antonio de Padua dallo scout Ramón Maddoni (uno che ne capisce parecchio di campioni futuribili, avendo scoperto, tra gli altri, Cambiasso, Riquelme e Tévez…), che prova a convincerlo a sostenere un provino col Boca Jrs: niente da fare, il piccolo Manuel vuole solo il River, la sua squadra del cuore.

 

 

Dopo una breve militanza nel 77 Fútbol Club de Morón ed una promessa d’ingaggio del prestigioso Vélez Sársfield, nel 2002 i Millonarios esaudiscono il suo più grande sogno, tesserandolo nelle giovanili grazie al lavoro di Pedro Vega.

 

 

Agli inizi si disimpegna come esterno sinistro offensivo, libero comunque di svariare lungo tutta la trequarti per sfruttare il suo innato talento e la sua visione di gioco.

 


Dà spettacolo con i coetanei nel campionato di categoria 2008, firmando nove reti (sole due in meno dell’attaccante Leonardo Salguero) con tanto di doppietta (ed assist) nell’indimenticabile 3-0 in un “mini-clásico” col Boca (2 novembre).

 

 

L’allenatore Cappa, entusiasta delle sue doti di palleggio e la spiccata personalità mostrata, lo convoca per il ritiro pre-campionato con la Prima Squadra, durante il quale Lanzini riesce a fugare tutti i dubbi sulla sua giovane età.

 

 

Infatti, quest’anno ha debuttato sin dalla prima giornata dell’Apertura 2010, uno dei più giovani di sempre a 17 anni, 5 mesi e 24 giorni dopo Daniel Villalva, Adolfo Pedernera e Javier Saviola, confezionando alla seconda presenza assoluta un assist per Funes Mori nella vittoria 3-2 contro l’Independiente, senza far rimpiangere lo squalificato Ortega, di cui faceva le veci.

 

 

Il lavoro del "Filosofo" lo sta completando, permettendogli di maturare come "enganche" bravissimo nel far girare la squadra senza timori reverenziali e con l'innata classe di cui è naturalmente dotato; pulito ed ordinato nella giocata, evita fronzoli e ghirigori e si concentra sulle sue abilità da rifinitore, grazie ad un destro capace di disegnare traiettorie di passaggio con estrema precisione.

 

 

Meno appariscente di Lamela forse, ma certo non meno promettente. Purtroppo, la sua irresistibile scalata si è arenata sullo scoglio di un brutto infortunio muscolare il 5 settembre, dopo un’entrata troppo decisa dell’avversario Leandro Somoza durante lo sfortunato match contro il Vélez Sársfield.

 
DEBUTTO IN PRIMA SQUADRA:
8 agosto 2010 (Apertura)
RIVER PLATE-CLUB ATLÉTICO TIGRE 1-0
[titolare, gioca 45’ prima di essere sostituito da Affranchino]

 

 

 

 

 
ROBERTO MAXIMILIANO PEREYRA – 1991 - Centrocampista
 

 
 

 

Soprannominato "El Tucu", è nato a Las Talitas (a nord-ovest del capoluogo di provincia San Miguel de Tucumán) il 7 gennaio 1991. Centrocampista dal fisico interessante (182 x 74), puo’ giocare sia da centrale che da esterno alto (preferibile, soprattutto sulla sinistra), spesso viene impiegato come mezz'ala mancina nella mediana Roja.

 

 

Cresciuto nelle giovanili dei “Millonarios”, ha esordito in Prima Squadra nel Clausura 2009, prima di conquistare maggiori spazi nella stagione successiva (15 presenze complessive).

 

 

Bravo in entrambe le fasi di gioco, pronto sia in copertura che in rifinitura in virtù di una resistenza atletica non comune, in questo Apertura 2010 ha messo insieme 10 apparizioni, fornendo un assist al compagno Buonanotte nello sfortunato 1-2 in casa del Vélez (6 settembre).

 

 

Ha giocato anche una partita nell’Under 20 dell’Argentina.

 

 

Ottima la sua prestazione nel Superclásico di ieri: 66' in cui ha dimostrato la sua indubbia versatilità e la solita propensione al sacrificio, oltre alle già note proprietà tecniche, prima di far spazio a Carlos Arano per difendere il risultato. 

 

DEBUTTO IN PRIMA SQUADRA:
16 maggio 2009 (Clausura)
CA HURACÁN-RIVER PLATE 4-0
[subentra al 64’ a Mauro Alberto Díaz]
 
ESORDIO IN NAZIONALE: (Under 20)
20 maggio 2010
ARGENTINA-FRANCIA 3-3
 
[titolare, gioca 63’ prima di far spazio a Díaz]
 

 

 

 

 

 

 

Il Presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, intervistato in esclusiva daTuttoPalermo.net, durante il programma radiofonico "Giovedì nel Pallone", ha confermato quanto anticipato già da noi: "Andrea Mantovani è già un nostro giocatore".

 

C'èra stato ieri in Lega Calcio un incontro tra il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, e il direttore sportivo del Chievo Verona Giovanni Sartori.

  

Oggetto dalla discussione il difensore Andrea Mantovani, calciatore finito anche nel mirino dell'Udinese.

 

 

 

 

 

Le due parti hanno raggiunto un accordo di massima: al Chievo 2.5 mln di euro più il cartellino del centrocampista Gianni Munari.

 

Ma a quanto pare Andrea Mantovani non è ancora un giocatore del Palermo.


A smentire la dichiarazione del presidente Maurizio Zamparini, ci ha pensato il diretto interessato, in un breve intervento ai microfoni di reterete24.it : "Non sono un giocatore del Palermo perchè non ho ancora firmato per nessuna squadra - ha detto -.


Magari si saprà qualcosa di più nei prossimi giorni. Se ho parlato col mio procuratore? Si, mi ha detto che Palermo e Chievo Verona si sono incontrati, ma aspetto ancora novità".

 

C'è il presunto "no" di Gianni Munari dietro il rallentamento della trattatativa che dovrebbe portare al Palermo il difensore del Chievo Verona, Andrea Mantovani.


Il centrocampista rosanero, infatti, avrebbe rifiutato il trasferimento al club clivense perchè - riporta Sky Sport 24 - preferirebbe di gran lunga la Fiorentina, che nei giorni scorsi avrebbe manifestato interesse nei suoi confronti.

 

L'arrivo di Mantovani sarebbe un acquisto importantissimo dopo quello di Cetto che dovrebbe finalmente avere chiuso l'ingresso libero in difesa , dello scorso anno, che ci era costato 80 gol subiti.

 

 

 

Il Palermo sembra interessato anche al cileno Paul Carrasco Santos.

 

Per cominciare fughiamo ogni dubbio: in molti lo hanno già ribattezzato il nuovo Maicon, ma il termine di paragone può indurre all’errore.

 

Quando si parla di Bryan Paul Carrasco Santos, ventenne laterale destro dell’Audax Italiano, l’equivoco tattico è dietro l’angolo: il cileno ha ben poco in comune con il campione dell’Inter, rispetto al quale ha un fisico decisamente meno prestante (è alto 171 centimetri) e caratteristiche differenti.

 

Bryan nasce esterno alto ma nell’Audax viene impiegato prevalentemente come laterale difensivo.

 

Con il Sudamericano Under 20 Carrasco, grazie al ct Cesar Vaccia, torna a giocare nel ruolo che lui preferisce, da ala destra, catturando l’attenzione dei tanti osservatori dei club europei giunti in Perù per la massima competizione giovanile sudamericana.



Bryan ha mosso i primi passi nella scuola calcio del Real Madrid nella sua città natìa, La Florida, prima di passare all’Audax, società con il quale ha esordito nella massima serie cilena il 18 settembre del 2009, in occasione della sfida contro l’Huachipato.

 

Bisogna dire che El Petiso, ‘Il Pony’, come è stato ribattezzato in Cile, non è ancora riuscito a conquistare una maglia da titolare nel suo club: sono solo 15 le presenze collezionate finora, con due gol all’attivo, ma quanto mostrato al Sudamericano Under 20 è bastato per convincere Barcellona e Real Madrid ad attivarsi per mettere le mani sul ragazzo.

 

In Italia la squadra che sta seguendo con maggiore attenzione la crescita di Bryan è la solita Udinese, attentissima sul mercato cileno, ma non è da sottovalutare l’interesse del Parma e del Palermo.

 

Il Real, che di fatto aveva già sotto la sua ala protettrice Carrasco, non vorrebbe lasciarsi sfuggire l’ala della Rojita, che ha però più volte sbandierato la sua grande ammirazione per Leo Messi.

 

D’altro canto l’eco delle imprese dell’Udinese è arrivato anche in Cile, grazie anche alla presenza di Alexis Sanchez e Mauricio Isla nelle file della squadra bianconera e il Pony potrebbe vedere di buon occhio un passaggio in Friuli.



Nel Sudamericano Under 20 Bryan ha messo in mostra tutte le sue doti: velocità, imprevedibilità, grandissima resistenza e disponibilità al ripiegamento, caratteristiche che lo rendono più simile a Dani Alves che non a Maicon. Un esterno moderno, capace di interpretare le due fasi, anche se ha dimostrato di prediligere la fase offensiva. Debordante contro il Venezuela, match nel quale ha servito due assist, Carrasco è riuscito anche a segnare tre reti nella competizione, contro Brasile (con un tiro da posizione defilata che a molti ha ricordato la prodezza di Maicon al Mondiale contro la Corea del Nord), Argentina e Colombia.

 

Ma El Petiso ha guadagnato suo malgrado i riflettori anche per un episodio che ha fatto il giro del mondo: le immagini hanno inchiodato Carrasco, autore di un ‘auto-aggressione’ nel match contro l’Ecuador.

 

Il cileno, con la speranza di far espellere il suo avversario, prende la mano del giocatore ecuadoregno e si colpisce da solo in volto, simulando di aver ricevuto una manata.

 

L’arbitro non ci è cascato e Bryan ha ammesso di non essersi affatto pentito dell’episodio: “E’ un trucchetto che si impara per strada. Son cresciuto giocando a calcio in posti dove vale tutto”. Giovane ma già smaliziato…