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La febbre Rosanero è
ferma a 21 punti


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LAZIO-PALERMO 1-1 . SIRIGU bravissimo. Cavani ci porta in vantaggio . Zarate nei minuti finali.
 

 

LAZIO-PALERMO 1-1 

 

Il Palermo mette in campo a sorpresa il portiere Sirigu al posto di Rubinho ed il giovane portiere si comporta molto bene sia sul colpo di testa di  Mauri che sul tito cross di Foggia che devia ma quando sta per entrare in rete arriva provvidenziale il salvataggio sulla linea di Kjaer che manda in angolo. Sopra tutti nel Palermo proprio Kjaer, onnipresente Bresciano ed al punto giusto sempre Simplicio che con l'australiano sono i soli a provare la via del gol.

 

7-0 i calci d'angolo a favore della Lazio che dopo un predominio di un quarto d'ora inizia a macinare gioco e tiri ma bene o male i rosa sventano le occasioni.

 

3 ammoniti nelle fila laziali ed uno nel Palermo, Bovo. nel primo tempo

 

Male per ora Cassani, ma non c'è nessuno in panchina per sostituirlo, male Nocerino, corpo estraneo al gioco, buono solo qualche suo raddoppio andrebbe sostituito da Cavani e non pronto Budan meglio se entrasse Succi che con l'ingresso di Cavani darebbe una migliore soluzione tattica alla squadra in avanti con Miccoli e Budan inoperosi e probabilmente Cavani sarà proprio lui ada andare pure in gol . Miccoli ha bisogno di Cavani in campo e non deve entrare come detto per Budan che va si sostituito ma con Succi .

 

Le squadre, invece, sono rientrate in campo con le stesse formazioni per giocare il secondo tempo.

 

E sarà la Lazio ad avere le migliori occasioni  da rete con una traversa e tanti tiri in porta parati da Sirigu, oggi il migliore in campo.

 

Come abbiamo scritto al termine del primo tempo consideravamo necessario l'ingresso in campo di Cavani e lui come immaginavamo ci ha regalato il gol del vantaggio  ed una squadra che giocava meglio in campo.

 

Purtroppo quando al termine della partita Cassani invece di mettersi davanti a Zarate, per chiudergli lo specchio della porta, ed impedirgli di tirare gli si posizionava dietro consentendogli di tirare e realizzare il gol del pareggio. 

 

C'è da dire che era uscito per infortunio Kjaer e Migliaccio era andato al suo posto . Un vero peccato perchè anche se è più giusto il pareggio avremmo fatto carte false per iniziare un viaggio fatto di vittorie a partire da oggi con la Lazio. 

 

Con le romane si è sicuramente mandata in campo la squadra migliore con l'eccezione di Nocerino che ha aggiunto nel suo repertorio anche la rimessa nei piedi degli avversari e che andava sostituito da Succi  mentre per Budan come detto era giusta la sostituzione con Cavani.

 

Volete sapere perchè sarà sempre più difficile questo campionato per il Palermo ? E' perchè non ci sono proprio ricambi in panchina. Si fa male Kjaer chi entra ? nessuno !  ed è stato giusto mettere Migliaccio a fare il centrale difensivo. Ma al posto di Migliaccio a centrocampo di eguale valore chi poteva entrare ? risposta nessuno. Infatti l'unico in grado di entrare in campo a centrocampo è Giovanni Tedesco , ahimè, infortunato.

 

Se Cavani fosse entrato già dal primo tempo, lasciando fuori un inesistente Nocerino, tanta corsa e niente profitto ,  forse avremmo avuto qualche occasione in più e se fosse stato sostituito poi Budan ancora lontano da una forma decente, buono solo il primo quarto d'ora , con Succi avremmo almeno avuto la possibilità di dare un giudizio su di lui, ben sapendo che entrambi avrebbero dovuto essere le riserve di quella forte prima punta di cui tutti gli addetti ai lavori , ma sopratutto i tifosi, dicono che questo Palermo ha bisogno.  

 

Così come il forte centrale difensivo che probabilmente avrebbe preso lui la palla finita poi davanti ai piedi di Zarate con Cassani a guardargli le spalle.

 

 

Per svegliare Zarate ci vuole Cavani

 

Per favore , a gennaio , sperando di uscire dalle sabbie mobili nelle quali ci ha fatto precipitare Zenga con le sue formazioni sbagliate e la società con una campagna acquisti fallimentare per non avere preso i giocatori utili a rinforzare la squadra, a gennaio dicevamo compriamo non tre giocatori qualsiasi tanto per comprarli ma compriamo tre grandi giocatori nei ruoli in cui siamo evidentemente carenti già dallo scorso anno non dimenticandoci mai dell'errore di fare andare via Ballardini e l'arrivo di Zenga che della sua confusione fa il suo credo. Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. 

 

Da quando avete schierato la nostra formazione e se oggi ci aveste dato ascolto anche su Cavani, il Palermo ha rischiato di vincere tutte e due le partite raggiunta nei supplementari.

 

Per concludere , visto che come faceva Guidolin che levava una punta od un centrocampista offensivo per mettere un difensore in più, lei anche oggi anche se mancava poco più di un minuto ha sostituito ancora una volta il migliore in campo con Bresciano che aveva coperto in fase difensiva e si era proprosto in fase offensiva cioè Simplicio per mettere Blasi  e come avrebbero detto i latini oggi come l'altra partita "Cui prodest ?"

 

Sorge spontanea una domanda . Ma perchè non segue i consigli dei tifosi che in quel gesto hanno trovato un motivo di apprezzamento nei suoi confronti, l'unico, "ma perchè non si gode la partita in un posto privilegiato del campo che è la panchina e si alza direttamente al fischio di chiusura dell'arbitro ?"

 

Perchè non dimentichi che se la squadra non ha più neanche una panchina è certamente colpa sua perchè ha avuto la faccia tosta di dire che avremmo vinto quest'anno lo scudetto con la rosa a disposizione. Pensi che pacchia per la società che così non ha comprato nessuno, e si è dedicata alle cessioni  e poi forte delle sue dichiarazioni è arrivata a chiedersi come mai . dal loro punto di vista si erano abbonati solo 17mila tifosi, invece di chiedersi "Ma come mai si sono abbonati 17mila tifosi, visto che erano arrivati vagoni di "parole..parole...parole" e nessun rinforzo."

 

Mi scusi , per chiudere ma a quanti punti siamo dalla vetta della classifica ed a quanti dalla zona retrocessione? dopo appena poche partite. E grazie a lei , anche se risaliremo adesso che sta schierando  i veri titolari della squadra, per ora dobbiamo sperare che domenica con la Juve le squadre che sono sotto a noi , poche, non vincano e ci risucchino in piena zona retrocessione altro che scudetto !

 

Da parte dei tifosi palermitani grazie !!! Comprare i tre rinforzi no ? Schierare questa squadra fin dall'inizio del campionato ed avere almeno 4 punti in più no, vero ?

 

Ai giocatori del Palermo , tutti, anche quelli che il Signore non ha dotato delle migliori qualità calcistiche ma che meritano il nostro rispetto, dico "Sperate che vi mandino in campo nei ruoli giusti e preferendo i più dotati più che , per dirla come un eufemismo, i "raccomandati" e non perdete mai fiducia in voi stessi perchè al di là delle valutazioni sulle vostre prestazioni in campo, siete delle persone davvero speciali e meritereste ben altri giudizi anche perchè proprio fra i più criticati ci stanno quelli per i quali umanamente vi confesso di avere più simpatia."

 

 

 

 

Calcio/ Zarate risponde a Cavani, Lazio-Palermo 1-1

Biancocelesti trovano il gol del pari a 5' dalla fine

 

Lazio e Palermo hanno pareggiato per 1-1 all'Olimpico di Roma in un match della sesta giornata del campionato di Serie A. Biancocelesti vicinissimi al gol al 68' con Rocchi, che ha colpito il palo. Rosanero in vantaggio con Edison Cavani al 70', pareggio biancocesleste all'85 di Mauro Zarate. Il pari permette alla squadra di Davide Ballardini di salire a quota 8 punti, mentre i rosanero di Walter Zenga sono a quota 6.
 
 
 
 

 

 


0-1 E.Cavani 75'



1-1 M.Zárate 85'

 
 
 
 
 
 
 
 
Lazio-Palermo 1-1

Il tabellino

 
17:19 del 27 settembre
 


LAZIO (4-3-3): Muslera 5, Lichsteiner 6, Cribari 5,5, Radu 6,5, Del Nero 6 (22' st Diakitè 6,5), Dabo 6  , Baronio 6,5, Mauri 6, Foggia 6,5 (28' st Matuzalem), Cruz 6 (12' st Rocchi 6,5), Zarate 6,5  (1 Bizzarri, 7 Eliseu, 21 Inzaghi, 23 Meghni,). All.: Ballardini 6.5



PALERMO (4-3-1-2): Sirigu 8, Cassani 4,5 , Kjaer 7 (28' st Mchelidze 5), Bovo 6, Balzaretti 6, Nocerino 4,5, Migliaccio 7, Bresciano 7.5, Simplicio 7,5  (44' st Blasi), Budan 5,5 (11' st Cavani 7,5), Miccoli 6 (83 Rubinho, 3 Goian, 6 Pastore, 14 Bertolo, 88 Blasi). All.: Zenga



Arbitro: Bergonzi di Genova



Marcatori:  30'  st Cavani (P) 40'  st Zarate (L)



Ammoniti: Cribari, Dabo, Zarate, Bovo per gioco scorretto, Simplicio e Mchelidze per comportamento non regolamentare

 
 
 
ROMA - Ci sono debutti che scivolano sotto traccia, mentre altri rimangono impressi nella mente di chi, quell'esordio, ha avuto modo di vederlo. Capitò a un diciassettenne Gianluigi Buffon, autore di una prestazione incredibile alla sua prima uscita in Serie A contro il Milan di Capello. Salvatore Sirigu per mettere i guanti nella massima serie ha dovuto attendere 22 anni, ma se il buongiorno si vede dal mattino, l'estremo nuorese ha la stoffa del grande portiere. Preferito a Rubinho da Walter Zenga, uno che di numeri 1 se ne intende, il debuttante sfodera miracoli in successione, che permettono al Palermo di uscire dall'Olimpico con le ossa integre.

DOMINIO LAZIALE - Ballardini lancia Del Nero sulla corsia sinistra di difesa e abbandona il rombo per il 4-3-3, Zenga risponde con il ritorno in formazione di Bovo al posto di Goian. I rosanero partono meglio, ma è un fuoco di paglia. La Lazio prende in mano il match al quarto d'ora e non lo abbandona fino al fischio conclusivo di Bergonzi. Zarate prima e Foggia poi creano apprensione nella retroguardia sicula, senza centrare mai la porta. E' nuovamente Zarate a sfiorare il vantaggio: doppio dribbling e destro a giro dell'argentino dai 20 metri, Sirigu mette in angolo in tuffo. Al 39' il portiere si ripete: tiro-cross di Foggia, il numero 46 smanaccia per evitare che la sfera arrivi a Cruz, con Kjaer che perfeziona il disimpegno salvando sulla linea.

SIRIGU SHOW, PARTE PRIMA - La seconda frazione segue lo spartito della prima: Lazio in attacco con cuore e idee, Palermo rintanato nella propria metà campo a cercare di respingere l'assalto capitolino. Primo squillo pericoloso al decimo: Foggia imbecca Zarate, ma il destro in diagonale del numero 10 non è potente e l'estremo rosanero respinge di piede la minaccia. E' il 20' quando le parti vengono parzialmente invertite: l'argentino serve Rocchi - entrato al posto di Cruz - che subito fa sponda per l'esterno campano. Sinistro teso diretto all'incrocio, Sirigu vola sotto il sette e mette in corner. Passano sessanta secondi e Cavani ha la palla del vantaggio. Miccoli lo trova in area, l'uruguagio invece di concludere a rete tenta l'assist per Simplicio, letto alla perfezione da Muslera che abbranca la sfera in uscita bassa.

DISASTRO MUSLERA - La sfida si accende: al 23' Rocchi centra l'incrocio dei pali da posizione impossibile, un giro di lancetta dopo è Zarate a cercare il gol di sinistro, senza fortuna. Quando la Lazio sembra avere il match in mano, il Palermo passa. Destro di Cavani dai 20 metri, Muslera sbaglia il tempo dell'intervento e quando si gira trova la sfera in fondo al sacco. I rosanero si rintanano nuovamente, e tremano al 35', a causa di un cross di Radu che rischia di trasformarsi in autogol per un colpo di testa di Migliaccio.

SIRIGU SHOW, PARTE SECONDA - Mancano sei giri di orologio al novantesimo quando Zarate trova l'angolo giusto per beffare i ragazzi di Zenga. Palla che si impenna in area dopo una punizione di Baronio, l'argentino inventa un movimento da centravanti, stoppando di petto e girando di sinistro rasoterra: è il pareggio, ma la Lazio non si ferma. Ed ecco che la partita di Sirigu, da buona, diventa straordinaria. Minuto 41, ancora Zarate al tiro: l'estremo rosanero salva sul primo palo. Sessanta secondi dopo, Rocchi trova il taglio giusto sul lancio di Dabo: palla calciata bene, ma il portiere nuorese vola. Per sua sfortuna, il mestrino riesce a calciare nuovamente in porta. L'Olimpico è pronto ad urlare al gol, ma il numero 46 si rialza e con un colpo di reni cancella anche la seconda conclusione. La palla arriva a Mauri, che a porta semi spalancata fallisce il tap in dai 16 metri. Il Palermo esce dunque dall'Olimpico con un punto che ha in calce la firma dell'esordiente: per il bel gioco c'è da attendere.

La Repubblica