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La febbre Rosanero è
ferma a 21 punti


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LAZIO-PALERMO. SOLO PER LA VITTORIA !!!
 

 

 

 

     

 

Oggi alle ore 15:00, allo stadio "Olimpico" di Roma, andrà di scena il match: Lazio-Palermo, valido per la 6ª giornata di serie A.

 

La Lazio si trova a 7 punti in classifica, avendo vinto due gare (Atalanta in casa e Chievo Verona in trasferta), un pareggio (Catania in trasferta) e ne ha perse due (Juventus e Parma entrambe in casa).

 

Il Palermo invece si trova a 5 punti, avendo vinto una sola gara (Napoli in casa), due pareggi (Bari e Roma entrambe in casa) e ne perse due (Fiorentina e Parma entrambe in trasferta).

 

 

 

Il Palermo sfida oggi la Lazio del grande "EX" Davide Ballardini che ha lasciato grandissimi rimpianti in città ed ancora molto amato dalla tifoseria rosanero che non dimentica il grande campionato trascorso e che rietiene che se oggi ci fosse stato lui alla guida del Palermo , questo Palermo, che è più o meno òo stesso dello scorso anno e che non si è rinforzato nella campagna acquisti ma ha perso elementi importanti, oggi questo Palermo sarebbe in alto magari come contro la Sampdoria.

 

Ed invece stiamo a soffrire per la testardaggine a schierare in campo giocatori che come scritto in un altro articolo hanno bisogno di tempo per potere scendere in campo e sono stati la causa principale degli insuccessi in campionato.

 

Da domenica scorsa contro la Roma viene schierata la formazione che suggerivamo fin dal ritiro ed i risultati si sono visti con gioco, determinazione e qualità in campo ed oggi scenderà la stessa , a meno di clamorose suicide scelte di Zenga , di cui i tifosi amano molto quando sta seduto in panchina a guardare la partita senza mai intervenire, "se nò" come mi dicono "fa danni" .

 

Dovrebbe giocare anche Cavani con esclusione di un poco producente Nocerino, grande confusione con la Roma per lui e poca qualità e produttività anche se è giusto premiarlo con un 10 per il gol realizzato perchè quando è sua è sua e se ha fatto un gesto atletico bellissimo va esaltato nella sua bellezza tanto quanto va criticato nella sua ininfluenza nel gioco corale della squadra.

 

Per cui in panchina lui e dentro Cavani con Miccoli a fare da seconde punte ed avanti fin che regge Budan da sostituire con Succi al momento opprotuno.

 

 

E per noi un solo risultato oggi è possibile , pur con il massimo affetto per Davive, ed è la vittoria del Palermo perchè , tranne qualche eccezione, adesso corrono tutte comprese quelle che si dicevano candidate per la retrocessione.

 

Dopo le deludenti prove con Parma e Bari  e l'incoraggiante pareggio contro la Roma in casa su di un terreno impraticabile,I rosanero sono chiamati ad una grande prestazione perchè come dice Kjaer giocatori come Miccoli, Simplicio e  Bresciano sono individualità più forti di pari grado nella Lazio e sapranno farle pesare in campo a favore della squadra.

 

Il Palermo oggi all'Olimpico ritroverà una squadra in crisi di risultati ma con grande voglia di ricominciare a vincere. Scusaci, Davide, ma speriamo che siamo noi a ritrovare il successo e ti aguriamo di farlo subito fin dalla prossima partita.

Cetto anche la Lazio vorrà provare a vincere e lo stesso vuole fare il Palermo e, per questo motivo, si prospetta una gara bella e intensa, senza esclusione di colpi. Alla fine la vincerà chi delle due squadre avrà più determinazione e sopratutto fatto fondamentale della partita se dopo avere schierato in campo la squadra da noi suggerita , l'allenatore  lascerà fare a Miccoli e Simplicio godendosi il privilegio di vedere la partita seduto in prima linea in panchina. 

 

Non sappiamo se per motivi di salute, ma non ci risulta, ci saranno solo Miccoli e Budan in attacco schierando così una squadra con il 4 4 1 1 con Cavani che partirà dalla panchina.

 

Noi che siamo tifosi sfegatati del Palermo, perche "rosanerosiamo noi" ci auguriamo di essere accontentati in tutto e che invece , escluso Nocerino, scendiamo in campo con Cavani e quindi il modulo potrà essere o il 4321 , il cosidetto albero di Natale o 4312 con Cavani accanto a Budan e Miccoli ad agire da suggeritore e finalizzatore alle spalle delle due punte.

 

Dopo essere stati confortati dai risultati di gioco visti con la Roma ci piacerebbe sapere se la nostra squadra può essere, con Cavani in campo, veramente quella vincente e poi speriamo nel rientro di Giovanni Tedesco l'unico in grado di entrare e dare un contributo positivo e speriamo di arrivare indenni a Gennaio nella speranza  che si comprino i tre rinforzi necessari meglio cinque per fare fare un salto di qualità alla squadra che non deve dimenticare che quest'anno "DEVE" vincere la Coppa Italia per dare senso a questo campionato. 

 

Direte voi, hai dimenticato il rientro di Liverani. No però voglio che rientri solo quando starà definitivamente bene per potere godere della sua presenza per tanto tempo. Ma l'arrivo di un suo sostituto anche più bravo di lui ci metterà nelle condizioni di potere programmare anche per il prossimo anno ed avere due pedine buone in questo ruolo che  ti salvaguarda da possibili problemi come adesso e ti crea le premesse di un futuro, nel nostro caso, più "roseo".

 

In ogni caso un centrocampo con Migliaccio, Bresciano, Simplicio e Liverani sarebbe un signor centrocampo in serie A , non dimenticando che già lo è pur mancando Liverani.

 

Adesso sotto con la Lazio con il nostro solito consiglio per chi scommette. Se non gioca Simplicio  lasciate perdere il due ma se gioca lasciate perdere l'1. 1x nel primo caso e x2 nel secondo ed in più se non gioca Nocerino e gioca Cavani giocate solo il 2 fisso. Spero di continuare a farvi vincere ancora una volta.

 

E siccome nel cuore siamo rosanero : " Forza Palermo!!!"

 

 

 

Fabio Liverani, centrocampista del Palermo, è uno dei grandi ex nella partita di domani contro la Lazio. Ora è infortunato e non sarà della gara, ma, intervenendo a Noi Biancocelesti, in onda su Radio Erre 2, ha introdotto la partita di domani, parlando anche del momento-Lazio e della situazione dissidenti, che lui in qualche modo ha vissuto in prima persona, prima di lasciare la società di Lotito, rispetto al quale non risparmia giudizi duri riguardo alla sua condotta.

 

Le prime parole, però, sono sulle sue condizioni fisiche: “Sto abbastanza bene e penso che tra un mese e mezzo dovrei tornare a lavorare con la squadra. Poi vedremo giornalmente come risponderà il ginocchio e la testa. L’obiettivo è tornare in campo per la metà di novembre”.


 

Lotito spesso ha considerato i giocatori, che hanno lasciato la Lazio nella sua gestione, dei ‘cancri estirpati’, vale a dire che non si sono più espressi ai livelli delle stagioni biancocelesti. Liverani gli risponde così: “Da quando sono andato via dalla Lazio, il primo anno alla Fiorentina, partendo da meno 19, abbiamo fatto 74 punti in totale, il secondo anno siamo arrivati quarti e in semifinale di Coppa Uefa, persa ai rigori.

Sono arrivato due volte quarto, giocando circa 70 partite. Poi sono arrivato a Palermo, dove abbiamo fatto 57 punti. Non mi sembra che Lotito potesse avercela con me, come non credo potesse riferirsi a Giannicchedda, che ha vinto uno scudetto con la Juventus, a Massimo Oddo, che si è laureato campione d’Europa e del Mondo col Milan o a Cesar, che è approdato all’Inter.

 

Se uno si documenta bene - dice in modo ironico Liverani - altrimenti si rischia di aprire bocca tanto per dare fiato. Se Lotito capisce di calcio come dice, non credo si riferisse a me. Anche un bambino capisce queste cose, basta documentarsi. Lui non può negare certi dati di fatto, che sono scritti. Ognuno usa i metodi alla propria altezza sia intellettuale che calcistica.

Io andai via per mancanza di stima reciproca. È una cosa vecchia, ma, mi sembra che passano i giocatori, e il problema si ripete. Riguarda il suo modo di porsi, il suo profilo caratteriale”.


Sul suo Palermo, che per ora ha vissuto dall’esterno: “Sinora ha avuto delle difficoltà, legate anche al fatto di aver incontrato squadre importanti, come Napoli, Fiorentina e Roma. Domenica hanno fatto una buona partita e credo sono nella direzione giusta per migliorare quello che mancava nelle prime giornata.

Sono d’accordo con Ballardini che il Palermo non è cambiato tantissimo, soprattutto vedendo la partita di mercoledì. Mancando dei giocatori è chiaro che possano mancare dei meccanismi. Ogni allenatore ci mette del suo, per cui dovremo metabolizzare quello che vuole Zenga. Io ancora non posso dire nulla su di lui, perché non l’ho vissuto. Domenica è una partita difficile per entrambi”.


Liverani conserva un ottimo ricordo su Ballardini: “E’ una persona che usa il metodo della tranquillità, osservando, dialogando molto col gruppo e avvalendosi di uno staff, che lo aiutava molto, come il secondo Carlo regno. Era molto riflessivo, ma, visti i risultati, è riuscito ad essere efficace nella testa dei giocatori.

Penso che sia una brava persona, un bravo allenatore, che lavora moltissimo campo ed ha la qualità di trasmettere serenità alla squadra e alla gente. In un ambiente ricco di pressioni, come quello di Roma, credo possa essere l’ideale. Ballardini aziendalista? Anche Delio Rossi si è sempre dichiarato aziendalista e più o meno lo sono tutti, meno quelli che hanno una forza grande, come Capello, Ferguson, Spalletti, Mourinho o Wenger. Ho sentito molto gente di Roma, che, quando si vinceva, non c’era bisogno di chi sta fuori, ora invece che non si vince sì.

 

Ci vorrebbe maggiore equilibrio, sia nel momento che le cose vanno bene e quando vanno male. Ballardini, sin dall’inizio, sapeva che sui quei due giocatori (Pandev e Ledesma, ndr), non poteva contare, per scelta della società, per cui per lui il gruppo era quello. Automaticamente è andato avanti con quello. Non penso che sta facendo male.

Sta avendo delle difficoltà, ma avrebbe potuto averne anche con loro in campo. Un allenatore non può fare crociate contro la società. Se la società indica a quali giocatori attingere, non puoi fare a nulla. Non ho mai visto allenatori fare crociate per i giocatori contro le società, che hanno il diritto di decidere, in modo giusto o sbagliato, chi tener fuori. Quando si tira la linea, si vede se le scelte sono state giuste o sbagliate. Il mister deve migliorare. Si è trovato in una situazione, che, evidentemente non si aspettava”.


L’ex centrocampista della Lazio crede poco alla stanchezza, dopo appena un mese di campionato: “La stanchezza ce l’abbiamo anche noi, se consideriamo le condizioni del campo in cui abbiamo giocato mercoledì. Credo poco a chi dice di essere stanco il 23 settembre, uno può esserlo a novembre, quando hai giocato un girone di Champions o Uefa.

 

Personalmente mi stanco di meno a giocare tre partite a settimana che sei allenamenti. In questo periodo non mi sembra trascendentale giocherà tre partite a settimana. La fatica può essere di natura mentale. Se perdi sei più stanco mentalmente, mentre se vinci viaggi sull’euforia.

 

Se avessero vinto tutte le partite i giocatori della Lazio non desiderebbero di essere avvicendati, sebbene ci possa essere chi ha speso di più. I giocatori della Lazio sono anche disabituati a giocare in Europa, per cui possono avere maggiore fatica. Anche io, quando sono arrivato alla Lazio, avvertivo fatica, ma, poi, lavorando e guardando quelli più bravi, con cui ho avuto la fortuna di giocare, ho imparato ad affrontarle”.

 

 

 

 

 

ANCHE BALZARETTI SI ALLINEA A NOI SU PASTORE

 

Intervenuto ai microfoni di Radio 105, il difensore del Palermo, Federico Balzaretti (28), ha analizzato il momento dei rosanero. "Rubinho? E' un ottimo portiere e ci darà una grande mano nel corso del campionato - ha dichiarato il terzino del Palermo -
 
 
La partita di mercoledì contro la Roma non fa testo, era difficile giocare con il campo in quelle condizioni. Zenga? Ha grande personalità ed è un motivatore, il gruppo è felice di lavorare con lui.
 
 
In questo avvio di campionato forse il gioco è stato meno fluido, ma abbiamo sempre creato azioni da gol. In ogni caso le responsabilità sono nostre e non dell'allenatore.
 
 
Adesso vogliamo fare il salto di qualità.
 
 
Pastore? Ha bisogno di tempo per ambientarsi al calcio italiano, ma ha grandi doti, ci darà molte soddisfazioni".

 

 

 

 

 

LAZIO IN DIFFICOLTA' . ANALISI DEL MOMENTO

 

Da lalaziosiamonoi.it :

A complicare maledettamente la situazione della Lazio e a dilatare i tempi di recupero (fisico e psicologico) c’è un calendario fitto di scadenze.Oggi allo stadio Olimpico è già 6° giornata di campionato. Ed ironia della sorte, per testare il peggior momento del Ballardini laziale arriva proprio l’incrocio al veleno con il suo passato: il PALERMO.

 

Una sfida nella sfida che non regalerà i sospirati recuperi. Anzi, vista l'ennesima squalifica dell’impulsivo Kolarov (oggi confronto con Ballardini) e le precarie condizioni fisiche di Siviglia (affaticamento muscolare), la situazione peggiorerà. Senza dimenticare le difficoltà di tenuta che stanno affrontando Cruz e soprattutto Matuzalem.

 

 

Anche ieri come a Catania, il brasiliano, reduce da una stagione di semi inattività, è uscito anzitempo dal terreno di gioco. Era stravolto, avrebbe bisogno di tirare il fiato, ma la sua assenza lascerebbe un vuoto incolmabile in zona di rifinitura: “E’ un giocatore per noi fondamentale, ha la qualità per servire nel modo adeguato le nostre punte. Poveretto, ora non sta bene”, ha ribadito ieri Ballardini, che nonostante lo stato del carioca, continua ad eludere la soluzione del cambio modulo.

 

Il passaggio dal rombo ad una linea a 4 di centrocampo permetterebbe, tra l’altro, il recupero di Foggia, fino ad ora preso in considerazione solo come seconda punta.

 

 

 

Vista l’emergenza, Ballardini pagherebbe di tasca propria per riavere a disposizione Brocchi e Rocchi, elementi che ritiene essenziali anche in termini di personalità. Dovrà ancora attendere.

 

Si avvicina sensibilmente il rientro del capitano, fermo da 2 settimane a causa della forte contusione al quadricipite della gamba destra. L’ematoma non è totalmente assorbito. A breve effettuerà un nuovo controllo: probabilmente tornerà a disposizione per Sofia. Peggiore la posizione del centrocampista, reduce da una lesione muscolare al bicipite femorale.

 

 

E’ in fase di recupero, ma avverte ancora dei fastidi: difficilmente rientrerà prima della sosta di ottobre. Scaloni (contusione ossea al metatarso piede sinistro, tornerà dopo la sosta), Makinwa (distrazione muscolare, tornerà dopo la sosta) e Faraoni (rottura crociato, 5-6 mesi) sono la ciliegina su una torta che avrebbe bisogno di una spruzzata di panna (Pandev e Ledesma...che oggi hanno lavorato con il gruppo).