CERCA NEL SITO CON GOOGLE
 
La febbre Rosanero è
ferma a 21 punti


\\ Indice : Notiziario : Notizie
MILAN: GALLIANI CHIAMA BERLUSCONI, FESTA 110 ANNI SI FA
 

 

CALCIO, MILAN: GALLIANI CHIAMA BERLUSCONI, FESTA 110 ANNI SI FA

 

 

 


L'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani ha telefonato al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ricoverato all'ospedale San Raffaele in seguito all'aggressione subita ieri in piazza Duomo.

 

Secondo quanto riferisce la società rossonera, Berlusconi ha confermato i festeggiamenti dei prossimi giorni per i 110 anni del club.

 

Il presidente non potrà però essere presente all'incontro privato di domani con gli sponsor, come era invece previsto.

 

Mercoledì si svolgerà la celebrazione pubblica a palazzo Bagatti Valsecchi, nel centro di Milano, che dal 17 dicembre ospiterà la mostra dei trofei e dei cimeli del Milan.


(14/12/2009) (Spr) Milano, 12:24
 

 

 

Il video di Berlusconi colpito da Tartaglia a Milano

 

 

 

L'aggressore del premier parla con i magistrati

 

milanesi. "Racconto coerente


anche se frutto di una mente disturbata". Il padre:

 

"Psicolabile da quando aveva 18 anni"

 

 

 

"L'ho colpito perché lo odio"


la confessione di Tartaglia

 

 

 

Ghedini: "Vedremo se denunciarlo". I pm preparano la richiesta di convalida dell'arresto

 

 

Massimo Tartaglia

 

MILANO - "L'ho colpito perché odio la sua politica". Dopo quasi due ore di interrogatorio Massimo Tartaglia, l'aggressore del premier, consegna ad Armando Spataro il magistrato a capo del pool antiterrorismo che lo stava interrogando questa motivazione del suo folle gesto.
 
 

Il quarantaduenne, "psicolabile da quando aveva 18 anni", ha detto amaramente il padre, ha fornito la sua versione dei fatti. "Quando era stato arrestato dalla sicurezza del premier aveva farfugliato "non sono io, non sono nessuno", poi negli uffici della Digos ha messo ordine nei sui pensieri confusi ed ha raccontato di essersi diretto in piazza del Duomo dopo che gli era "saltato" l'appuntamento che aveva con un'amica.
 
 
Dice di aver ascoltato l'intervento del premier e di essersi allontanato infastidito per quello che aveva sentito. Poi, mentre stava raggiungendo la metropolitana ha visto la macchina del presidente del Consiglio parcheggiata, ma soprattutto ha sentito le grida di alcuni contestatori che hanno attratto la sua attenzione, così si è infilato in una strada laterale per tornare indietro e si è trovato davanti Berlusconi.
 
 
A quel punto, confessa, "l'ho visto ed ho tirato l'oggetto". Un racconto, quello di Tartaglia, giudicato tutto sommato "coerente nonostante sia chiaramente frutto di una mente disturbata".
 

Nelle tasche e nella valigetta che l'uomo portava con sé ieri gli agenti hanno trovato un bizzarro "armamentario": una bomboletta di spray urticante, una lastra in plexiglass di venti centimetri, un crocifisso in gesso lungo circa 30 centrimetri, un soprammobile in quarzo e un accendigas di grosse dimensioni. Oltre naturalmente alla miniatura in alabastro del duomo scagliata contro il premier e poi andata in frantumi.

Ora gli investigatori scavano nelle reti di amicizie dell'uomo ma che abbia agito da solo sembra ormai appurato. Lo dice il padre Alessandro, che gli amici descrivono "sconvolto" e impotente di fronte alla malattia mentale del figlio che, giura, "non aveva mai avuto atteggiamenti aggressivi contro altri". "Massimo ha agito da solo, non ha mai fatto parte di gruppi politici.
 
 
Ieri ci ha detto che sarebbe uscito con un'amica". E questo conferma le parole di Massimo mentre il padre non crede all'odio per il premier confessato dal figlio. "Mai manifestato un'avversione violenta per Berlusconi. In casa si parla di politica ma in modo normale e adesso non so come fare ad aiutare mio figlio".
 

La magistratura intanto procede per lesioni con l'aggravante della premeditazione e del fatto che la vittima è un pubblico ufficiale. La Digos ha inviato in procura l'informativa sull'accaduto ed il procuratore aggiunto Spataro sta preparando la richiesta di convalida dell'arresto.
 
 
Il legale del premier Niccolò Ghedini ha detto di voler sentire il Cavaliere prima di decidere se denunciare o no Tartaglia. Comunque il reato di cui è accusato è perseguibile di ufficio.

La Repubblica (14 dicembre 2009)

 

 

 

 

 

IL RICOVERO - Berlusconi ha iniziato a sanguinare copiosamente dal labbro. E' stato trasportato all'ospedale San Raffaele, alla periferia est della città, vicino agli studi Mediaset, per essere visitato e medicato, ma prima di ripartire dalla piazza ha voluto mostrarsi nuovamente ai suoi sostenitori nel tentativo di rassicurarli sulle sue condizioni.

 

Il primo bollettino dell'ospedale parlava di perdita copiosa di sangue con lesione lacero-contusa interna ed esterna e due denti lesi, di cui uno superiore fratturato. Il primario del reparto di anestesia e rianimazione , Alberto Zangrillo, medico di fiducia del premier che si trovava in piazza al momento dell'aggressione, ha poi spiegato che la prognosi è di 20 giorni in quanto la tac ha evidenziato anche una frattura del setto nasale, oltre ad una ferita lacero-contusa che ha richiesto punti di sutura al labbro inferiore.

 

«È molto scosso, abbattuto e dispiaciuto», ha detto il primario. Al termine degli accertamenti medici, Berlusconi ha ricevuto una telefonata dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha voluto esprimergli personalmente la sua solidarietà.

 

 

«NON MI FERMERANNO» - «Sto bene, sto bene» ha detto Silvio Berlusconi mentre veniva portato fuori dal pronto soccorso del San Raffaele per essere trasferito in una stanza di ospedale. Il premier è stato trasferito in corsia steso in barella, in maniche di camicia, con una borsa del ghiaccio sul volto. Mentre veniva portato fuori dal pronto soccorso ha stretto la mano a uno del suo staff, che lo ha raggiunto in ospedale ed è a lui che ha precisato di sentirsi bene.

 

Poi il premier ha ricevuto la visita di diversi amici e esponenti politici e a loro ha detto di essere «amareggiato» per «questa campagna di odio». «Questo - ha spiegato - è il frutto di chi ha voluto seminare zizzania. Quasi me l'aspettavo...». Berlusconi, che ha chiesto invano ai medici di dimetterlo subito e di permettergli di tornare nella residenza di Arcore, a tutti ha ripetuto di essere stato nei giorni scorsi nel mirino di una campagna di veleni.

 

«Tutti dovrebbero capire che non è possibile oltraggiare un presidente del Consiglio, questa è la difesa delle istituzioni». Al di là dell'amarezza, il Cavaliere ha sottolineato di non voler minimamente farsi impressionare dall'episodio. «Sono ancora qui e non mi fermeranno».

 

 

 

 

 

 

 

 

Milano, 14 dic. (Apcom) - Questa mattina alle 8 il primo bollettino medico darà notizie sulla salute di Silvio Berlusconi dopo l'aggressione subita ieri e la notte passata in osservazione al San Raffaele.

 

Quindici giorni di prognosi riservata (il periodo potrebbe essere modificato), due denti compromessi, uno dei quali fratturato, infrazione al setto nasale, e ferita lasero contusa al labbro: sono queste le ferite riportate dal presidente del Consiglio, colpito al volto da una statuetta del Duomo di Milano lanciata da Massimo Tartaglia al termine del comizio tenuto dal premier in piazza Duomo.

 

Tartaglia ieri sera ha visto confermare il suo arresto per lesioni personali aggravate dalla qualità della persona offesa e dalla premeditazione perché in tasca gli è stato trovato una bomboletta di spray al peperoncino.

 

E' incensurato, ma con un unico precedente, dato che tempo fa gli è stata revocata la patente. L'uomo è in cura per problemi psichici da circa dieci anni e non risulta legato ad alcun movimento politico. I primi riscontri investigativi propendono per un gesto isolato. Il premier, medicato al pronto soccorso del san Raffaele, è stato anche sottoposto ad un Tac e analisi maxillo-facciali Secondo il medico Alberto Zangrillo, è "molto scosso e dispiaciuto".

 

Berlusconi è stato aggredito alla fine del comizio che ha tenuto in piazza Duomo a Milano: Tartaglia gli ha tirato in faccia una riproduzione del Duomo stesso.

 

Il presidente del Consiglio prima di lasciare piazza del Duomo si era avvicinato a un gruppo di sostenitori per salutarli, quando l'uomo gli ha scagliato contro l'oggetto che lo ha colpito al labbro inferiore. Berlusconi si è accasciato ed è stato subito soccorso e condotto verso la sua automobile. Il giovane è stato fermato dalla polizia e allontanato.

 

Berlusconi, col viso sanguinante, è stato fatto sdraiare in macchina dalla scorta ma, dopo un iniziale cedimento è voluto uscire dall'auto per salutare i manifestanti. Poi tornato a bordo dell'auto blindata ha lasciato piazza Duomo in direzione di piazza Fontana e dell'ospedale.

 

 

 

Papa Benedetto XVI (Ansa)

 

 

BERLUSCONI: PAPA, TELEGRAMMA DI SOLIDARIETA', AUGURI PRONTA GUARIGIONE