PALERMO-LIVORNO

1-0

81° Miccoli

Foto Ap/LaPresse

Solo il Catania risulta particolarmente indigesto al Palermo: gli etnei sono stati gli ultimi ad uscire imbattuti dal Barbera (era il 22 novembre scorso, finì 1-1) e sempre la squadra catanese è stata l’ultima a battere i “cugini” in casa propria (lo storico 0-4 di un anno fa).

Quest’anno tra le mura amiche i rosanero non hanno mai perso e con l’1-0 di oggi ai danni del Livorno sono sette le vittorie consecutive in casa (su un totale di dieci alla Favorita).

Eroe del giorno, manco a dirlo, il solito Fabrizio Miccoli che dopo vari tentativi suoi e dei suoi compagni (superbo l’ex Rubinho, bella rivincita per il portiere brasiliano voto 9) è riuscito a trovare il guizzo giusto per i tre punti

Vincere, vincere, fortissimamente vincere: la voglia del Palermo di conquistare era tanta, frutto anche della vittoria di ieri della Juve che aveva momentaneamente scavalcato in classifica la squadra di Delio Rossi.

Nessuna comparsata, però, per Serse Cosmi e i suoi ragazzi, scesi in Sicilia col coltello tra i denti per raggiungere una salvezza sempre più complicata.

E’ il giorno di Rubinho che dopo sei mesi sull’isola è tornato sulla terra ferma e vuole prendersi una piccola rivincita con i suoi ex tifosi; il brasiliano è in stato di grazia e se i labronici rimangono in pista per tanto tempo è principalmente merito suo. Come detto voto 9 e la dimostrazione che, come pensavamo, è uno dei portieri più forti della serie A che per colpa del non gioco di Zenga ha pagato un prezzo che era tropo alto per lui.

Certo, nel primo tempo l’assetto tattico degli ospiti è di quelli tignosi, scardinare le fitte maglie degli amaranto è un rebus che neanche ragioniere Liverani o geometra Pastore riescono a risolvere anche perchè sono autori di due prestazioni veramente mediocri.

Nella prima frazione non succede granché in quanto occasioni da gol, a parte una “ciccata” di testa di Goian che finisce lui  in rete al posto del pallone e un tiro di Miccoli neutralizzato alla grande da Rubinho.

Nel secondo tempo sale la tensione, il Livorno pressa e riparte come può, ogni tanto mette il naso fuori e fa tremare il pubblico di casa.

Ci provano Pastore che si mangia il più facile dei gol tirando addosso al portiere e Cavani ma para bene Rubihno con  l’ex estremo difensore del Palermo che si disimpegna alla grande.

Il Palermo riesce finalmente ad andare in gol con Kjaer che riesce a batterlo ma è  l'arbitro Russo a ricacciare in gola l’urlo di gioia dei palermitani, per un off-side millimetrico di Balzaretti.

La stanchezza sopraggiunge, e così Cosmi pensa al colpaccio: prima Di Gennaro scaglia un bolide terminato sui pugni di Sirigu, poi ci pensa Liverani a salvare sulla linea una incornata di Knezevic ed evitare la beffa della sconfitta.

Mancano, così, dieci minuti quando Miccoli fa esplodere il Barbera: raccoglie l’assist involontario di Bertolo e batte Rubinho alla sua sinistra, piazzando di destro il pallone a fil di palo mentre il poriere tenta , questa volta invano, di prendere pure questo pallone. Quarto posto conservato, coi denti e col cuore , spinti da un grande pubblico che non ha mai smesso di incitare la squadra

Tabellino di Palermo - Livorno 1-0

PALERMO-LIVORNO 1-0 (0-0)

MARCATORE: Miccoli all' 81°

PALERMO (4-3-1-2): Sirigu; Gojan, Kjaer, Bovo, Balzaretti; Simplicio (dal 23′ st Bertolo), Liverani, Nocerino; Pastore; Cavani (dal 34′ st Hernandez), Miccoli (dal 41′ st Budan).

 (Benussi, Celutska, Blasi, Tedesco).

All: Rossi.

LIVORNO (3-5-2): Rubinho; Perticone, Knezevic, Esposito (dal 1′ st Bergvold); Raimondi, Pulzetti, Mozart, Filippini, Pieri; Di Gennaro (dal 26′ st Danilevicius), Lucarelli.

(Bardi, Marchini, Galante, Tavano, Vitale).

All: Cosmi.

ARBITRO: Russo

  
NOTE: spettatori 25.108, per un incasso di 320.019 euro; ammoniti Goian, Bovo e Raimondi per gioco scorretto.

Angoli 9-5 per il Palermo. Recuperi p.t. 2′, s.t. 3′.

Ufficiale: il Palermo non soffre di vertigini.

La squadra di Delio Rossi, dopo l'impresa di settimana scorsa in casa della Juventus, conferma contro il Livorno di aver raggiunto finalmente la maturità necessaria per viaggiare tra le grandissime.

Merito proprio del tecnico arrivato a sostituire Walter Zenga: da quando c'è lui sulla panchina, i rosanero hanno acquistato sicurezza nei propri mezzi, concretezza sottoporta e una ritrovata compattezza difensiva.

Al Barbera, i rosanero soffrono più del previsto contro un Livorno ben organizzato ma quando tutto sembra perduto Fabrizio Miccoli (nella foto, AP/LaPresse) estrae dal cappello un altro coniglio dopo la perla di Torino: destro radente dal limite dell'area e gol che vale il quarto posto in solitaria davanti alla Juventus (81').

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