Stankovic migliore in campo a Marassi, ma è tutta l'Inter a girare a meraviglia. Nel Genoa, invece, si salvano in pochi: male Amelia, malissimo Zapater...

GENOA

Marco Amelia 4.5: Sfortunato in occasione del primo gol, ma poi sbaglia molto: sia - ovviamente - sul rinvio che regala a Stankovic l'opportunità del tris, sia sul poker di Vieira; cioè le reti che decidono definitivamente la gara...

Giuseppe Biava 5.5: Senza un punto di riferimento da tener d'occhio, soffre maledettamente i rapidi inserimenti dei centrocampisti nerazzurri.

Emiliano Moretti 5.5: Stesso voto e stesso discorso di Biava...

Salvatore Bocchetti 6: Fa a sportellate con Balotelli, lottando come un leone, ma non basta.

Sokratis Papastathopoulos 4: Schierato largo a destra, non riesce mai a spingere e costringe poi Gasperini a passare alla difesa a quattro. Non è Rossi né Mesto, ma si sapeva.

Dal 69' Nenad Tomovic s.v.: Entra quando tutto è già deciso.

Francesco Modesto 5: Sfortunato in occasione del primo vantaggio di Cambiasso, soffre poi sulle iniziative di Maicon senza appoggiare Palladino dall'altra parte.

Omar Milanetto 5: Il centrocampo genoano è in inferiorità numerica, e si nota. Lui prova a riaprire la partita insaccando d'esterno al 40', ma viene colto in offside. Poi scompare.

Alberto Zapater 4: Sbaglia lo sbagliabile. Dopo un avvio di campionato fenomenale, ecco una pesante e inattesa battuta d'arresto. Sanguinosa la palla perssa che avvia il contropiede del 2-0 nerazzurro.

Raffaele Palladino 6: L'unico che ci prova veramente. Imprendibile quando parte in dribbling, peccato non la passi mai...

Giuseppe Sculli 5: Di solito è l'uomo che incide di più, non quello che si nasconde sulla fascia...

Dal 62' Rodrigo Palacio 5.5: Prova subito un gran destro da fuori, poi si allinea al finale piatto.

Sergio Floccari 4: Samuel non gli fa vedere il pallone. Mai.

Dal 62' Hernan Crespo 5: Mezz'ora in campo per uno dei tanto attesi ex di questa partita. Chi l'ha visto?

All. Gianpiero Gasperini 5: Contro un'Inter precisa e fortunata probabilmente c'era comunque poco da fare, ma Papastathopoulos rimane impresentabile come centrocampista di fascia.

INTER

Julio Cesar 6.5: Per una volta nessuna grande parata da segnalare, ma tutta la sicurezza di cui la difesa dell'Inter ha bisogno.

Maicon 7: Meno protagonista del solito, ma più essenziale. Non a caso si fa trovare pronto sul rimpallo che gli regala il pallone del 5-0.

Walter Samuel 7.5: Il signore della difesa. Con Lucio forma ormai una coppie impressionante.

Dal 77' Ivan Cordoba s.v.: Rileva Samuel nel finale per precauzione.

Lucio 6.5: Bene anche il brasiliano, se si esclude un brutto pallone perso in una delle sue sgroppate offensive.

Cristian Chivu 6.5: Diligente, si limita a controllare Sculli con grande efficacia.

Javier Zanetti 6.5: Accanto a Cambiasso tiene alto il baricentro dell'Inter, creando quell'intensità a centrocampo che rovina i piani genoani.

Esteban Cambiasso 7: Il suo gol in apertura è preziosissimo, così come in prospettiva la sua crescita di condizione, che regala nuova intensità alla mediana dei campioni d'Italia. Esce al 45' un po' affaticato.

Dal 45' Patrick Vieira 7: Giocatore finito? Pronto a partire a gennaio? Vieira risponde con un'ottima prestazione e un bel gol, festeggiatissimo dai compagni.

Sulley Muntari 6.5: Schierato piuttosto largo a sinistra, mette a disposizione della squadra il suo consueto atletismo, forse oscuro ma molto importante per l'equilibrio in campo.

Dejan Stankovic 8: La scelta dei due trequartisti premia Mourinho perché il serbo si intende a memoria con Sneijder, permettendo all'Inter di ripartire sempre con rapidità e precisione. In un primo tempo fantastico, Stankovic costruisce e spreca tre palle gol, ma alla quarta

Wesley Sneijder 7.5: Due assist e tanto tanto calcio di qualità. L'Inter l'ha acquistato per questo e lui risponde presente.

Dal 73' Amantino Mancini s.v.: Rileva Sneijder in un finale già scritto, senza incidere.

Mario Balotelli 7: Dopo 12 minuti la solita ammonizione ingenua, ma poi si riscatta alla grande con il diagonale splendido del 2-0 e con tantissimo movimento che regala ai centrocampisti gli spazi per gli inserimenti decisivi.

All. José Mourinho 7.5: Vince la partita a scacchi di Marassi lanciando Suazo a parole, ma poi lasciando l'honduregno in panchina per un centrocampo più folto. La scelta giusta, e decisiva.

Luca STACUL / Eurosport

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L''Inter si riscopre grande nella giornata piu'' difficile. Nonostante le tante assenze e la sosta per le Nazionali, con molti giocatori rientrati in extremis ad Appiano Gentile, i nerazzurri di Mourinho tirano fuori dal cappello una prestazione sontuosa nell''anticipo serale dell''8/a giornata di campionato. Finisce 5-0 la sfida del Ferraris, con un Genoa tramortito nello spazio di un tempo dallo strapotere dei nerazzurri e addirittura surclassato nella ripresa grazie ad un Amelia che con le sue papere, clamorosa quella in occasione del gol di Stankovic, rende il risultato tennistico a favore dei nerazzurri.

Mourinho boccia Suazo. L''honduregno si accomoda in panchina nonostante i forfait annunciati di Milito ed Eto''o: Balotelli unica punta, con Sneijder e Stankovic piu'' avanzati a supportarlo. Gasperini non rinuncia al tridente: in campo ci vanno Palladino, Sculli e Floccari.

Non c''e'' partita pero''. L''Inter passa gia'' al 6'', con Cambiasso che gira a rete da due passi e trova la sfortunata deviazione di Bocchetti. Al 31'' arriva il radoppio. Zanetti ruba palla all''incerto Zapater e serve Sneijder: l''olandese verticalizza per Balotelli (ammonito e punzecchiato dai difensori del Genoa), che col destro fa secco Amelia.

Nel recupero la perla di uno Stankovic sontuoso: il serbo calcia al volo da centrocampo sul rinvio sbilenco di Amelia e centra il bersaglio grosso.

Ripresa di purissima accademia, ma l''Inter non si ferma. C'è Vieira per il malconcio Cambiasso e Balotelli (in versione SuperMario) sfiora di testa la doppietta personale.

Nonostante i cambi di Gasperini (dentro Crespo, Palacio e Tomovic), arrivano prima il sigillo del centrocampista francese e poi quello di uno strabordante Maicon.

L''Inter sale a quota 19 e, in attesa della risposta della Samp (impegnata all''Olimpico con la Lazio), si gode il primato solitario a quota 19. La Juventus, piu'' accreditata rivale nella corsa al tricolore, gia'' arranca a -4.

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  Serie A

"Il pari non basta, ci vuole umiltà"

 

Ciro Ferrara è scontento per l'1-1 interno con la Fiorentina,

deciso dalle reti di Vargas e Iaquinta: "Solo nel secondo

tempo abbiamo sofferto, forse per stanchezza".

Prandelli: "Avremmo meritato qualcosa in più"

 

 

Contrasto aereo Chiellini-Marchionni

 

 

TORINO - Quarta partita senza vincere per la Juventus, che comunque fa un passo avanti rispetto alla sconfitta di Palermo prima della sosta per gli impegni delle nazionali. Bicchiere mezzo pieno perché quella con la Fiorentina è partita vibrante, in bilico fino all'ultimo istante. Viola presto avanti con l'inesauribile Vargas, ispirato dall'imbeccata del solito Jovetic. La reazione bianconera è veemente e rabbiosa anche se il gol del pari è fortunoso: un tiro svirgolato da Iaquinta diventa il più comodo degli assist per l'agognata rete di Amauri, che rompe un digiuno che durava da otto mesi per il centravanti di Madama.

PARTITA ELETTRICA - Il gol dell'1-1 pungola la Fiorentina che alza il proprio baricentro e, guidata da un Montolivo in serata di grazia, mette in diverse occasioni in difficoltà i padroni di casa. A mettersi in evidenza, però, tra i due portieri è Sebastien Frey. La partita vive di continui capovolgimenti di fronte ed entrambe le compagini avrebbero potuto portarsi l'intera posta a casa, con maggiore fortuna e precisione da parte dei propri attaccanti: alla fine il pareggio è il risultato più giusto, non certo quello auspicato da una Juventus che reclama il proprio ruolo di pretendente allo scudetto. La pensa così anche il pubblico dell'Olimpico, che fischia i bianconeri a fine gara.

UN PUNTO NON BASTA - L'insoddisfazione del pubblico di fede juventina è la stessa di Mister Ciro Ferrara: "Non possiamo accontentarci di questo punto - ammette il tecnico bianconero - avremmo dovuto sfruttare il fattore campo per battere una squadra forte e organizzata come la Fiorentina. Abbiamo subito presto il gol ma abbiamo dato anche la sensazione di poter recuperare e, trovato il pari, non ci sono mancate le occasioni per passare in vantaggio. Nei primi 35 minuti abbiamo fatto una grande partita, solo nel secondo tempo siamo andati un po' in sofferenza a centrocampo, forse qualcuno era stanco. Voglio umiltà dalla mia squadra: è una dote che la Juve ha sempre avuto e la pretendo da tutti, anche dai nuovi".

PRANDELLI NON SI ACCONTENTA - La Fiorentina offre comunque una prova da grande, se non altro nella mentalità e il tecnico Prandelli ne è consapevole: "Un anno fa saremmo stati contenti di aver conquistato un punto a Torino - dichiara l'allenatore viola - ora i ragazzi sono abbacchiati perché si sono resi conto che avrebbero potuto portare a casa qualcosa in più. Dobbiamo accontentarci della buona prestazione offerta e continuare a lavorare così: se daremo continuità al nostro gioco e ci presenteremo su campi così difficili con la stessa personalità, porteremo a casa molti punti".

 

 

 

 

 

 JUVENTUS-FIORENTINA 1-1