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TESSERA TIFOSO DA DOMANI ANCHE A PALERMO. ZAMPARINI A "RADIO ANCH'IO" SU RADIOUNO CITA FRANKLYN
 

 

 

 

«Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la

sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza.»


 

Benjamin Franklin

Benjamin Franklin
 

 

  Zamparini parlando della tessera del tifoso prende a prestito un aforisma dello scienziato e politico inglese Benjamin Franklin per affermare il suo pensiero intervenendo a Radio Anch'io

 

 

     

Roma, 21-08-2009

"La tessera del tifoso è una palese limitazione della libertà. Ritengo sbagliato schedare le persone, bisogna ragionare prima di prendere delle decisioni, ma le istituzioni non coinvolgono persone come me che hanno 25 anni di esperienza alle spalle. Io parlo di limitazione della libertà quando solo uno che ha la tessera può andare in trasferta a Milano mentre la brava persona senza tessera non può". Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini attacca l'iniziativa del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che pochi giorni fa ha ribadito che la tessera del tifoso deve entrare in vigore entro il 31 dicembre.

""Il nostro problema è che le istituzioni nei decenni scorsi hanno fatto troppo poco per eliminare quella fascia di facinorosi che hanno creato problemi negli stadi italiani  Per anni non hanno colpito i tifosi violenti - ha aggiunto stamani Zamparini nel corso del programma 'Radio anch'io', su Radiouno - e ora se ne escono con questa tessera. Ma ci saranno tante brave persone che non la faranno e non possiamo impedire loro di andare allo stadio. Il Palermo, che da sempre è una società modello nell’attuazione delle regole, da domani permetterà di sottoscrivere la "Tessera del Tifoso", che però dev’essere solo uno strumento di fidelizzazione, che il tifoso deve sentirsi libero di sottoscrivere, non obbligato".

 

 

 

In difesa del ministro Maroni, si è schierato il presidente della Lazio, Claudio Lotito. "La tessera non è uno strumento di repressione - ha detto - Ma servirà a fidelizzare la tifoseria sana e a dare loro tutta una serie di vantaggi. Certo, poi però bisogna fare anche gli stadi nuovi".

 

 

 

Per il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, non è una questione di tessera ma di cultura sportiva. "Questa storia ci tocca da vicino - ha confessato - ma quello che serve in Italia è soprattutto una nuova cultura che aiuti ad accettare anche le sconfitte".