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ZAMPARINI : SCORDATEVI SIMPLICIO,KJAER,CAVANI E BRESCIANO
 


 

Zamparini: "Cavani non va all'Inter. Kjaer e Bresciano? Restano"

 

 

"Arriverà una diffida al procuratore di Cavani. L'attaccante non passa all'Inter come si sente dire". Zamparini tuona e torna all'attacco. Contro tutto e contro tutti. Su Kjaer, Simplicio e Bresciano chiude il discorso. "Juve, Inter e Milan, nessuno puo' dar loro quanto ho offerto io.

 

GIOVEDI' 15.12.2009
 
 
 

   

  

    

cavani 100
Edison Cavani
 
Edinson Cavani resterà al Palermo.
Parola di Maurizio Zamparini che, in collegamento telefonico con Radio Radio ha smentito le indiscrezioni di stampa e la notizia del trasferimento dell'attaccante uruguaiano all'Inter con un triennale da un milione di euro a stagione.

 "Non è assolutamente vero, se questa notizia viene fuori dal procuratore, che si sta muovendo in maniera scomposta, gli arriverà una diffida, e' tutto inventato, mai sentito nessuno dell'Inter.

Sicuramente il giocatore e' disturbato da queste voci, ma e' un professionista serio e con Miccoli forma una grandissima coppia d'attacco", ha dichiarato Zamparini che ha, invece, ammesso di aver ricevuto una telefonata dal presidente della Lazio Claudio Lotito sempre sul conto di Cavani ("gli ho detto che non si muove").

Zamparini parla anche del suo nuovo tecnico, Delio Rossi, spiegando che si tratta "di un allenatore esperto che sa il fatto suo, ci sentiamo due volte la settimana, sta sicuramente dando la sua impronta e con lui il Palermo e' diventato una squadra".

  

borriello kjiaer
Borriello e Kjaer
Nella Lazio non trova spazio Foggia, un giocatore accostato piu' volte al Palermo. "No, non arrivera', penso che nel prossimo mercato ci sara' qualche movimento in uscita di giovani che andranno a fare esperienza altrove, al massimo potra' esserci l'inserimento di qualche giovane di qualita', come e' successo prima con Kjaer e poi con Pastore, che possa fare il rincalzo dei nostri titolari".

Tra i punti di forza del Palermo, appunto il difensore danese Simon Kjaer, sul quale avrebbe messo gli occhi anche il Real Madrid.

"Io ho costruito il Palermo non per disfarlo - spiega Zamparini -, Kjaer per noi e' una pedina importante, non ho bisogno di liquidita' perche' il nostro bilancio e' sano".

Ancora mercato, Simplicio e Bresciano, altri giocatori che hanno parecchie estimatori e che, con il contratto in scadenza, non hanno ancora firmato il rinnovo.

"E' una questione sempre di procuratori, penso che Simplicio sia vicino alla firma, io ho dato il 31 dicembre come termine - spiega Zamparini -, credo che sia lui che Bresciano firmeranno, anche perche' al di la' di Juve, Inter e Milan, nessuno puo' dar loro quanto ho offerto io. Penso che firmeranno entrambi".

 

Il Palermo che ha vinto a San Siro dominando il Milan ha riacceso i sogni dei tifosi rosanero e le ambizioni del presidente. Zamparini, pero', resta con i piedi per terra.

 

 

"Anche quando c'era Zenga sostenevo che in questo campionato ci sono 8-9 squadre che possono arrivare dal quarto al 12esimo posto e la classifica dimostra che e' cosi' - spiega il patron rosanero -.

 

Dietro le prime tre c'e' una fascia di squadre che si equivale con qualche squadra, come Roma e Fiorentina, che forse ha qualcosa in piu'". Se la vittoria del Meazza ha sorpreso l'Italia, non ha per nulla meravigliato Zamparini che credeva nel successo della sua squadra tanto da consigliare ai figli di giocarsi il successo del Palermo, quotato a 7.

 

"Hanno seguito il mio consiglio - rivela -, ho detto loro di donare la vincita in beneficenza per Natale. Io non gioco mai, neanche a tombola, ma quando ho visto la quota ho avuto un presentimento".

 

L'eroe di San Siro e' stato Fabrizio Miccoli, una grande prestazione, uno splendido gol e qualcuno torna a parlare di Nazionale per il Romario del Salento. "Miccoli e' una seconda punta, io lo volevo al Palermo quando c'era Toni, volevo formare, con loro due, la coppia d'attacco piu' forte d'Italia - rivela Zamparini -.

 

Fabrizio e' maturato tantissimo come giocatore e come uomo, non gioca piu' per se stesso ma per la squadra, e' un punto di riferimento per i compagni".

 

 

Chiusura dedicata a Calciopoli, dopo la condanna di tre anni per Antonio Giraudo. "Calciopoli e' sempre e non e' mai esistita, dai racconti dei miei allenatori e dei miei direttori sportivi apprendo che quando non c'erano le tv succedeva di tutto - spiega Zamparini -, i campionati erano veramente guidato.

 

Io ho detto che le societa' funzionano bene quando le istituzioni fanno rispettare le regole, quando questo non avviene allora ci sono le telefonate e tutto il resto. Giraudo? E' una brava persona che stimavo prima e che stimo ancora adesso, ho detto la verita' che tutti conoscono e che solo io ho il coraggio di dire".