Contattato dal portale online del quotidiano "La Repubblica", il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, ha sottolineato l'importanza che assume nell'economia della squadra la presenza di un giocatore come Liverani attualmente ai box.
"La squadra non riesce ancora a imporre il proprio gioco innanzitutto perché ci manca Liverani - ha spiegato il numero uno del club di viale del Fante - Per noi la sua presenza è fondamentale e quello che l'allenatore prova in questo periodo è proprio nell'ottica della sostituzione di Liverani.
Inoltre si è data troppa responsabilità agli argentini. Sono dei ragazzi che vengono da un campionato diverso dal nostro e devono essere aiutati a inserirsi. C'è poi un allenatore nuovo che ha bisogno di tempo".
Con questa intervista ringraziamo il Presidente per avere sposato il "Mario Giglio pensiero" augurandoci che con la Roma scendano in campo i giocatori della vecchia guardia e si dia tempo agli argentini prima, di meritare la panchina, e poi, il posto da titolari così come ripetiamo da mesi prendendo a paragone Messi sperando che Pastore riesca a valere anche solo mezzo giocatore e sarebbe un grande successo.
Dilemma Miccoli. È rimasto in panchina nei primi 45'. Una scelta condivisa dal massimo dirigente. "Avevamo in mente il precedente della partita con la Sampdoria della scorsa stagione in cui vincemmo senza di lui: preservarlo per la sfida con la Roma aveva senso. Ma è stato il centrocampo nel complesso della partita a non supportare gli attaccanti".
E poi i due argentini Pastore e Bertolo. "Probabilmente Zenga si riferiva a loro quando ha detto di aver sbagliato scelte. Loro due hanno bisogno di tempo. Valga l'esempio di Messi: a Barcellona all'inizio lo facevano giocare 15', poi 20', poi un tempo, poi tutta la partita. Pastore e Bertolo devono crescere con la squadra, ma non è un fatto preoccupante".
Per la sfida contro la Roma il presidente chiede un approccio diverso. Una reazione d'orgoglio. "Vorrei rivedere il Palermo della scorsa stagione, quello che riuscì a battere con autorità la Roma al Barbera. Ma per farlo ci vorrà un atteggiamento volitivo fin dal primo minuto. Quello che mi ha fatto arrabbiare di più a Parma è stata la mancanza di rabbia: siamo andati di nuovo in svantaggio nel primo tempo e nel secondo abbiamo creato tanto meritando come minimo il pari".