Intervenuto a Il processo di Biscardi, Zamparini racconta la dinamica dei fatti: "Io e Rossi avevamo avuto qualche dissidio dopo lo 0-7 con l'Udinese. Io pensavo di cambiare in meglio e non è stato così.

Ho chiamato Rossi, perché era molto arrabbiato con me, e me lo ha anche detto, ma anche perché sono convinto che ha la forza di riportare la squadra a giocare come faceva nel girone d'andata".

"Nel mio cuore si è aperto subito un dramma, dopo la sconfitta di Catania - ha aggiunto - soffrivo a vedere il Palermo strapazzato in quel modo dal Catania; nel secondo tempo, su tre tiri, abbiamo preso quattro gol. Ce l'abbiamo messa tutta per farci del male. La squadra si è liquefatta, dopo l'errore di Balzaretti, che può capitare a chiunque".

"Spero che i tifosi siano contenti del ritorno di Rossi - ha proseguito - noi abbiamo il miraggio della Coppa Italia e dobbiamo cercare di far bene in questa competizione. Cosmi, che non conosceva la squadra, era in confusione, e la squadra non lo aveva accettato. So che i giocatori vedevano bene il ritorno di Rossi e l'ho richiamato".

Su Pastore, Zamparini ha le idee chiarissime: "Resta a Palermo per un altro anno, a meno che non arrivi un'offerta folle, sui 60 milioni. In questo momento forse sta pagato una grande notorietà ed anche i viaggi transatlantici non gli fanno molto bene".

"Non è da escludere che, sia lui quanto Ilicic - ha concluso Zamparini - attirino qualche invidia dei compagni. In questa squadra c'è anche qualche problema nello spogliatoio".